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Verso le elezioni: Il PDCS avvia incontri con le forze politiche

di Monica Fabbri
23 feb 2024
Gian Carlo Venturini e Manuel Ciavatta

La data delle elezioni tiene banco quanto il tema delle alleanze. Sarà maggio, giugno o settembre? L'ipotesi primavera sembra prendere forza, soprattutto dopo che il Pdcs - alla luce di un Consiglio in stallo ormai da mesi - ha avviato una seria riflessione sull'opportunità di proseguire la legislatura o concluderla “ordinatamente”. Ma cosa s'intende con “ordinatamente”? “Significa – spiega il Vice Segretario Dc Manuel Ciavatta - dare continuità all'azione politica e agli obiettivi, tra cui l'attuazione prioritaria dell'Accordo di Associazione”, chiudendo la legislatura “in modo non traumatico, se possibile cercando già in questi mesi di generare un clima politico favorevole al passaggio elettorale e alla prosecuzione dei lavori consiliari fino allo scioglimento dell'aula”.

Vanno in questa direzione gli incontri avviati dal partito di maggioranza relativa: ieri con Alleanza Riformista, oggi con Psd e Domani Motus Liberi. La prossima settimana tocca alle opposizioni mentre mercoledì sera riunirà la Direzione per le opportune valutazioni. Si ragiona su tempi e temi. La firma dell'Accordo UE è un elemento che incide sulla scelta della data delle elezioni, ma è evidente che in assenza di certezze la politica non può rimanere alla finestra ad aspettare.

Sappiamo dal Segretario agli Esteri che i tempi della firma “sono in corso di definizione”, e che San Marino sta pressando Bruxelles per accelerare questo fondamentale passaggio. Nel caso infatti si scelga di andare alle urne a fine maggio/ inizio giugno, il Consiglio dovrà essere sciolto a fine marzo. Una cosa è certa: la DC non vuole arrivarci impreparata. Entro la seconda metà di marzo avrà infatti concluso tutte le serate di tesseramento delle Sezioni e nominato i candidati all'appuntamento elettorale.

Coalizioni e liste dovranno presentarsi entro 40 giorni dalla data del voto. Intanto la Direzione del PSD ribadisce la necessità di un'azione politica guidata da partiti di tradizione, capaci di “governare con lungimiranza”. E in merito alla strategia politica, guarda al progetto riformista, al rafforzamento dell'alleanza con Libera e PS e alle convergenze programmatiche “come basi solide per le future collaborazioni politiche”.





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