Logo San Marino RTV

Perché si dice "Cornuto" chi viene tradito

Molti studiosi hanno tentato di dare una risposta cercando di capire perché abbia un significato ingiurioso

di Mirco Zani
30 apr 2021
Perché si dice "Cornuto" chi viene tradito

Quante volte abbiamo sentito dire parlando di qualcuno, "quello ha le corna" o la "il marito le mette le corna". Ma perché chi subisce il tradimento del o della consorte viene detto cornuto? Vediamolo insieme, una prima supposizione avanza l'ipotesi che l’aggettivo cornuto sia usato nel senso di "tradito", ossia imputabile al "maschio della capra" la cui compagna è famosa per la facilità con la quale cambia partner. C'è poi un’altra ipotesi a suggerire che questo aggettivo si deve, niente popò di meno che, all’imperatore "Andronico Comneno" vissuto a Costantinopoli, tra il1120 circa e il1185, d.C. La leggenda vuole che questo imperatore fosse il più grande latin-lover della sua epoca, e che avesse un successo clamoroso con le donne, successo noto a tutti dato che per vantarsi della sua fama amorosa tendeva ad appendere dei trofei, ovvero delle teste di cervo uccisi da lui stesso durante le sue battute di caccia, nelle zone più affollate nella città, in modo che potevano essere notate facilmente. 





Pare però che l’origine del nome “cornuto” abbia un ulteriore e ultima ipotesi e questa sembrerebbe essere la più accreditata. Dobbiamo tornare all'isola di Creta dove tutto pare ebbe inizio. Il Re Minosse portava un grande fardello, rappresentato dalla moglie che non sentiva mai la voglia di fare l’amore.  Il Re si decise a chiedere aiuto alla Dea Afrodite, Dea dell’amore, la quale lo accontentò trasformando sua moglie in una ninfomane. Purtroppo la cosa aveva delle forti contrindicazioni la più grave e imbarazzante fu che una volta divenuta ninfomane la moglie non si accontentava più delle prestazioni del Re e abbandonò il marito per un compagno che fosse in grado di soddisfare tutte le sue voglie sessuali e si innamorò di un toro. Da questa unione, nacque il famoso Minotauro. Da quel giorno ogni volta che il Re si mostrava in pubblico i sudditi lo accoglievano facendogli il gesto delle corna con le dita.


Riproduzione riservata ©