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Golf 'pitch and putt': IV Open International a Cesenatico

25 giu 2006
Golf 'pitch and putt': IV Open International a Cesenatico
E’ un golf in formato ridotto, ma guai a definirlo un mini-golf. Si chiama “pitch and putt”, cioè, alla lettera, “colpo di approccio e tiro sul green”. E’ la specialità che serve a forgiare i buoni golfisti perché chiama in causa quell’abilità nel gioco corto che in questo sport fa sempre la differenza. Sono consentite solo tre mazze nella sacca, di solito un ferretto per il primo colpo, un sand wedge per le uscite dai bunkers e il putter per imbucare sui greens. Le buche sono tutte par 3, di una lunghezza variabile dai 40 ai 90 metri.
Sul campo di Cesenatico, un piccolo gioiello per tutti gli amanti del pitch and putt, è andato in scena il quarto open internazionale, organizzato dalla federazione sammarinese Golf. Come nell’edizione dell’anno scorso, servita anche per inaugurare il percorso rivierasco, sono venuti a giocarsi l’Open alcuni tra i migliori giocatori europei. C’erano, soprattutto, gli irlandesi che fanno scuola come nel Golf più lungo. Ha vinto Alan Hanlon, che con questo percorso aveva un conto aperto dopo la seconda posizione della scorsa edizione. Hanlon ha preceduto l’italiano Angelo Fusco ed un ottimo Giulio Caramaschi. Il rappresentante del golf sammarinese impiega solo 9 colpi in più rispetto al fuoriclasse irlandese, cogliendo un risultato di prestigio in uno dei tornei più importanti del circuito europeo del Pitch and putt. Sempre nella classifica assoluta da segnalare il buon comportamento anche per due giovani rappresentanti biancazzurre: è 20esima Silvia Ercolani Casadei e subito dietro Alice Andreini.

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