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Il Giro d'Italia torna a primavera: tre tappe in Romagna

Si parte a Torino e si chiude a Milano, in entrambi i casi con una crono. 21 tappe, dall'8 al 30 maggio.

24 feb 2021
@girodItalia
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Il grigiore dell'autunno resterà un brutto ricordo da pandemia, perché cassato il 2020 il Giro d'Italia torna ad essere la corsa di primavera. L'edizione n°104 si fa dall'8 al 30 maggio, 21 tappe con 3450 km da nord a nord, da crono a crono. Due le corse contro il tempo, entrambe individuali, una in apertura e una in chiusura. Si comincia con quella di Torino, prima capitale di un'Italia che fa 160 anni. E si chiude con la Senago-Milano, 30 km scarsi con incoronazione del vincitore sotto al Duomo.



Non solo l'Unità, sono tanti gli omaggi di questa edizione e due tirano in ballo la Romagna, presente in tre tappe. Nella del 12, frazione per velocisti da Modena a Cattolica. Nella 12°, la Tappa Bartali del 20 che da Siena passa per le terre del fu fuoriclasse e dell'ex CT Alfredo Martini – nato un secolo fa – e termina a Bagno di Romagna. E nella 13° del giorno seguente, che commemora i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri andando da Ravenna – città in cui è sepolto – a Verona.

Due gli sconfinamenti: in Slovenia nella Grado-Gorizia e in Svizzera nella Verbania-Valle Spluga/Alpe di Motta, le penultime tappe della seconda e terza settimana. La Wine Stage, dedicata al Brunello, sarà la 11, una Perugia-Montalcino con un finale dai molti tratti sterrati. Capitolo montagna: il primo arrivo in salita è quello della quarta frazione Piacenza-Sestola, ma è dopo la Tappa Dante che si farà sul serio. Torna il traguardo sullo Zoncolan – versante di Sutrio – nella giornata 14, con via a Cittadella. Il meglio della pedalata verticale si avrà nell'ultima della seconda settimana, col tappone dolomitico Sacile-Cortina d'Ampezzo (un omaggio alle Olimpiadi Invernali 2026): ci saranno il Pordoi (Cima Coppi) il Passo Fedaia (Montagna Pantani) e il Passo Giau.




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