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Rosi-Roselia: Knock Down all'undicesimo round

21 ott 2006
Gianfranco Rosi
Gianfranco Rosi
La cosa più triste, il giorno dopo, è che ne parlino tutti come di uomo che abbia voluto sfidare l’orologio biologico. Fosse questa, la sfida, l’avrebbe vinta Gianfranco Rosi. Perché il perugino sul ring del Multieventi ha regalato una serata di grande pugilato. E i 49 anni hanno inciso più nell’aspetto dell’organizzazione di un incontro non facile da metter su. Non può combattere in Italia, Gianfranco, che ha superato i 40 e allora con licenza ceca il match è stato organizzato a San Marino che regole di anagrafe non ne ha. Rosi è integro e si merita la chance. Tira come nemmeno 20 anni fa. Sarà dicono i maligni che non può sprecare i colpi: ma al di là di una scivolata alla seconda ripresa, il campione è lucido e fa il match. Accorcia come deve, contro un Roselia che lo tiene a distanza. E lo colpisce d’incontro non sempre correttamente. Gianfranco fa i conti con una minor velocità di braccia e si butta dentro alla figura, lega quando è fuori tempo. Si carica alla decima quando mette a segno una serie di colpi che Roselia dimostra di accusare. Il pubblico si San Marino è insolitamente caldo e numeroso, insomma sembrano deliarsi i contorni di una bella pagina di storia dello sport. Terribile il pugliato, che non perdona un affondo un po’ azzardato, scoperto. Si sente sicuro Rosi, vicino a quella cintura che potrebbe spalancargli ancora l’occasione mondiale. Che bel pugile, Gianfranco, così lontana la sua storia da quella triste di Giovanni Parisi, demolito di cazzotti all’ennesimo patetico tentativo di rientro. Ma la boxe non perdono l’eccesso di entusiasmo: Roselia aspetta e riparte con un "uno due" tremendo. Rosi va giù: nuca sulle corde. Entra il medico, Knock Down. Si riprende per un attimo e saluta prima di rientrare a fatica negli spogliatoi. Sportivamente parlando finisce un sogno, di qui in poi il tifo si fa per l’uomo.

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