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San Marino Calcio: l’analisi del lunedì

12 apr 2010
San Marino Calcio: l’analisi del lunedì
8,5 è stato il voto più basso. Qualche giornale si è spinto fino al 9. 9 come i suoi interventi decisivi; 9 come le volte che la Nocerina ha presentato l’uomo solo davanti al signor Scotti, che ha sempre detto di no con voli, di qua e di la, di mano e di piede da fare impallidire Cavallaro e compagni. Francesco è il suo nome di battesimo, da ieri per qualche tifoso è diventato San Francesco. Due anni fa il San Marino,dopo la prima giornata di campionato,aveva ceduto l’imbronciato Emiliano Dei alla Sangiovannese, che aveva girato al San Marino Francesco Scotti. Scambio alla pari, ma sembrava che a guadagnarci fosse stata la squadra toscana. Ed invece i fatti hanno nettamente detto il contrario. Ma se Scotti, per distacco, è il miglior in campo, significa che qualcosa nello scacchiere di Evani non va. Anche se poi diventa difficile spiegare che, qualcosa non va, quando una squadra nelle ultime sei giornate, vince cinque partite e ne pareggia una. E allora diciamo che va tutto bene. Sottolineiamo che la squadra ha uno spirito, che sa soffrire e sa colpire al momento giusto, grazie ai tanti fuoriclasse (per la categoria) che gli altri non hanno. Per una volta lasciamo perdere l’analisi tattica, quando gli ospiti hanno qualcosa come nove palle gol nitide e non riescono a metterne dentro una, è evidente che i Titani sono entrati nel firmamento. La buona stella indica la strada e se il San Marino sapesse seguirla, chissà, ci sono ancora dodici punti a disposizione di qui al termine del torneo. I Titani non hanno alternative le devono vincere tutte, e come diceva un ex allenatore rimasto nei cuori biancoazzurri Carlo Regno: “squadra allegra che il ciel ti aiuta”.

Lorenzo Giardi

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