Misano o Misanò, Adriatico o di Normandia: in Moto2 anche la tappa romagnola del Motomondiale è enclave francese, con Johann Zarco a confermare la sua inattaccabile leadership.
In testa dell'inizio alla fine, il centauro montante Honda si è scrollato di dosso la pressione di Simone Corsi - per una manciata di giri in piazza d'onore - e poi è riuscito a mettere metri tra sé e i più immediati inseguitori, divenuti Tito Rabat e Nakagami, in lotta per i lati del podio col detentore del titolo a guadagnare la seconda posizione.
Appena fuori dal podio Simone Corsi, che sfiora un podio che avrebbe meritato. Buona gara anche per Mattia Pasini, costretto ad attaccare dopo le difficoltà ostentate in fase di qualifica ieri pomeriggio. Il pilota del Team Federal Oil Gresini - che corre a Misano con una wild card - è arrivato ad un passo dalla zona punti, chiudendo sedicesimo sotto la bandiera a scacchi.
Vittoria che avvicina ancor più il titolo mondiale verso Johann Zarco, che ora può vantare un margine di 93 punti su Tito Rabat, a fronte di 125 punti ancora a disposizione. Il transalpino, vincendo ad Aragon, si laureerebbe campione del mondo qualora Rabat non vada oltre la terza posizione.
Ai nostri microfoni, Johann Zarco annuncia una gara conservativa ad Aragon: "Rabat ha effettuato molti test su quel circuito, quindi ad oggi è lui il principale favorito per la vittoria. Per me sarà importante lavorare per la squadra in ottica mondiale: voglio prendere quanti più punti possibile, se poi il titolo arriverà ad Aragon o su un altro circuito importa poco. L'anno prossimo penso che resterò nel Team Ajo Motorsport: mi trovo benissimo ed è gratificante correre per vincere, il progetto MotoGP può aspettare. Il mio segreto? Probabilmente l'esperienza: conosco bene tutti i tracciati e cerca di trarre vantaggio da questo, detto che senza un Team forte ed una moto competitiva non si può andare lontano".
da Misano,
Luca Pelliccioni
In testa dell'inizio alla fine, il centauro montante Honda si è scrollato di dosso la pressione di Simone Corsi - per una manciata di giri in piazza d'onore - e poi è riuscito a mettere metri tra sé e i più immediati inseguitori, divenuti Tito Rabat e Nakagami, in lotta per i lati del podio col detentore del titolo a guadagnare la seconda posizione.
Appena fuori dal podio Simone Corsi, che sfiora un podio che avrebbe meritato. Buona gara anche per Mattia Pasini, costretto ad attaccare dopo le difficoltà ostentate in fase di qualifica ieri pomeriggio. Il pilota del Team Federal Oil Gresini - che corre a Misano con una wild card - è arrivato ad un passo dalla zona punti, chiudendo sedicesimo sotto la bandiera a scacchi.
Vittoria che avvicina ancor più il titolo mondiale verso Johann Zarco, che ora può vantare un margine di 93 punti su Tito Rabat, a fronte di 125 punti ancora a disposizione. Il transalpino, vincendo ad Aragon, si laureerebbe campione del mondo qualora Rabat non vada oltre la terza posizione.
Ai nostri microfoni, Johann Zarco annuncia una gara conservativa ad Aragon: "Rabat ha effettuato molti test su quel circuito, quindi ad oggi è lui il principale favorito per la vittoria. Per me sarà importante lavorare per la squadra in ottica mondiale: voglio prendere quanti più punti possibile, se poi il titolo arriverà ad Aragon o su un altro circuito importa poco. L'anno prossimo penso che resterò nel Team Ajo Motorsport: mi trovo benissimo ed è gratificante correre per vincere, il progetto MotoGP può aspettare. Il mio segreto? Probabilmente l'esperienza: conosco bene tutti i tracciati e cerca di trarre vantaggio da questo, detto che senza un Team forte ed una moto competitiva non si può andare lontano".
da Misano,
Luca Pelliccioni
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