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Associazione Pro Bimbi: “Non modificare o inasprire i protocolli sulla scuola”

Piena condivisione delle scelte della Segreteria Istruzione

8 nov 2020
Associazione Pro Bimbi: “Non modificare o inasprire i protocolli sulla scuola”

L'Associazione Pro Bimbi analizza la situazione del contagio nelle scuole sammarinesi, a due mesi dalla riapertura. "Paiono confermarsi” - si legge in una nota- “le conclusioni di numerosi studi finora prodotti che vanno tutti nella direzione che gli studenti non sono 'superuntori' supportando altresì l’ipotesi che, anche se ci sono bambini asintomatici che frequentano, è improbabile che diffondano il contagio".

A tal proposito l'associazione ricorda che a San Marino, su circa 4500 studenti, i focolai, con almeno tre alunni positivi, “sono stati solo due, mentre nei rimanenti dodici casi di positività, riscontrati in totale in tutti gli ordini scolastici, si è trattato di casi singoli”. Nel comunicato viene sottolineato anche come nei nidi, nelle scuole superiori e al Centro di Formazione Professionale non ci sia stato alcun caso, “malgrado gli adolescenti possano venire infettati con la stessa probabilità degli adulti”.


Risultati raggiunti, constata la Pro Bimbi, grazie ai protocolli stilati da Segreteria Istruzione e Segreteria Sanità ed adottati finora dalla Pediatria, che hanno permesso al sistema sammarinese di “agire efficacemente e rapidamente” e hanno consentito di non interrompere la didattica per il resto della classe. “La sinergia, l’impegno, la competenza e l’attenzione dimostrata da Istruzione e Pediatria” per l'associazione hanno mostrato come la scuola sia “una fonte di contagio marginale” e che il potenziale di rischio durante la frequenza delle lezioni “non può essere motivo di una loro eventuale interruzione in favore della DAD o di un inasprimento dei protocolli che prevedano l’effettuazione di ripetute e prolungate quarantene in caso di un solo positivo in classe con i compagni invece negativi.”

La Pro Bimbi sprona allo stesso tempo affinché si ragioni sulla vita extra-scolastica, in particolare sull’“affollamento di alcuni mezzi di trasporto, i contatti prima e dopo la scuola o alcuni comportamenti tenuti fuori”.
Condividiamo quindi – conclude la nota - il pensiero del Segretario Andrea Belluzzi di non voler modificare o inasprire gli attuali protocolli interrompendo la frequenza scolastica e riteniamo invece fondamentale tutelare ancora di più le categorie a rischio predisponendo, per loro e per chi viene a contatto con loro, misure igienico-sanitarie maggiori come l’utilizzo di dispositivi di protezione più efficaci e dando subito attuazione allo smart working in tutti i casi possibili (così che i genitori non si ritrovino a lasciare i figli proprio ai nonni)”.


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