"Incendi e soprattutto siccità, calamità naturali che in Italia stanno mettendo seriamente a rischio la fauna selvatica. E tra poco anche la caccia a dare il colpo di grazia". Così gli ex ministri Brambilla e Veronesi, fondatori del movimento “La Coscienza degli Animali”, che hanno chiesto la sospensione dell’imminente attività venatoria. “Se oltre confine la proposta venisse accettata – fa sapere Emanuela Stolfi, presidente APAS – noi saremo ben lieti di adeguarci”. Sul Titano, il calendario venatorio è stato fissato già da tempo. Dal 1° settembre si inizia con la caccia agli uccelli migratori. Dal 16 l’apertura generale. La situazione attuale è stata analizzata dall’osservatorio per la protezione della fauna selvatica e relativo habitat. Novità positive, quest’anno, per gli animalisti ce ne sono, a partire dalla chiusura anticipata della stagione al 31 gennaio 2013, decisione per nulla “digerita” dalla Federazione Sammarinese della Caccia che contesta anche l’eccessiva riduzione del carniere venatorio, interessando specie che non sono in via di estinzione – sottolinea il presidente Simone Rossini. Che aggiunge: “Probabilmente ci saranno delle proteste. In quale forma sarà stabilito in settimana durante la riunione del direttivo”. Tutti d’accordo, invece, sul divieto a cacciare passeri e pernici rosse. Discorso diverso per i cinghiali: l’allungamento del periodo venatorio resta un vero cruccio per la Protezione Animali. Tornando al problema siccità, avvertito anche sul Titano, Rossini – infine - ritiene non ci sia alcun motivo di prevedere altre restrizioni per le doppiette sammarinesi.
Silvia Pelliccioni
Silvia Pelliccioni
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