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Charlie Hebdo: testimone, Coulibaly sapeva di morire ieri

10 gen 2015
Charlie Hebdo: testimone, Coulibaly sapeva di morire ieriCharlie Hebdo, testimone: Coulibaly sapeva di morire ieri
Charlie Hebdo, testimone: Coulibaly sapeva di morire ieri - Dopo tre giorni di sangue e paura a Parigi continua la caccia alla donna. Si cerca ancora Hayat Boum...
Dopo tre giorni di sangue e paura a Parigi continua la caccia alla donna. Si cerca ancora Hayat Boumeddiene, ventisei anni, la compagna di Amedy Coulibaly, il sequestratore che è stato ucciso dopo aver tenuto in ostaggio diverse persone in un negozio kosher a Porte de Vincennes. Il governo ha deciso di confermare ancora per il fine settimana il massimo livello di allerta antiterrorismo. Amedy Coulibaly "ci ha detto che non aveva paura di morire e sapeva che sarebbe morto ieri". Lo racconta una testimone dell'assalto al negozio kosher di ieri a Parigi a Bfm-tv.
L'alibi regge: rilasciato il 18enne Hamyd Mourad, cognato di Kouachi, indicato in un primo momento come terzo componente del commando che ha attaccato Charlie Hebdo.
IL presidente Hollande ha parlato ieri alla nazione e richiamato all'unità del paese. Domani la grande marcia di solidarietà di Charlie Hebdo e di tutte le vittime degli attacchi di Parigi a cui parteciperanno anche leader internazionali. Per l'Italia Renzi e Prodi e ancora David Cameron, Angela Merkel e Mariano Rajoy. Al Qaida in un video torna a minacciare la Francia: stop a attacchi Islam o nuovi attentati. Poche ore dopo i blitz, al Qaeda nella Penisola Arabica ha rivendicato l’attacco contro Charlie Hebdo, affermando di aver diretto l’operazione e di aver scelto l’obiettivo. Dopo il video pubblicato su YouTube in cui uno dei suoi responsabili del gruppo in Yemen, Harith bin Ghazi al-Nadhari, rivendica l’attentato, su Twitter lo sceicco Harith al-Nadhari, leader spirituale del gruppo, ha lodato “i benedetti attacchi a Parigi” e attaccato “gli sporchi” francesi, definiti “i capi degli infedeli che insultano i profeti”. Ha poi lodato gli “eroi mujahedeen”, riferendosi ai tre terroristi uccisi ieri nei raid, che “hanno dato ai francesi una lezione sui limiti della libertà di espressione”.
Chiusa per la prima volta dalla seconda guerra mondiale la sinagoga di Parigi nel giorno dello Shabbat.
VA

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