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Come risparmiare sul cenone di Natale

10 dic 2005
Parola d’ordine: tipicità. Non è necessario spendere una fortuna per servire in tavola un ricco pranzo di Natale. Fare la spesa per queste feste costerà infatti meno degli anni passati. Ad affermarlo l’osservatorio sui prezzi della federazione piccoli dettaglianti della Confcommercio. In alcuni casi sarà possibile registrare un calo dei costi, soprattutto nel comparto dei formaggi, salumi, carni bianche, olii e spumanti. La Coldiretti invita a puntare soprattutto sui piatti tipici meglio ancora se fatti in casa. Insomma meno prodotti di importazione come caviale e salmone e più grana padano. Meno champagne e più spumante e vino rosso. Per risparmiare è importante approfittare delle promozioni ed acquistare nei posti giusti. Pasta, olio, scatolame, latte e pane costano molto meno al discount. Per quanto riguarda salumi, carne, pesce e formaggi meglio i supermercati e ipermercati. Per frutta e verdura scegliete i mercati rionali dove i prezzi possono costare anche il 40% in meno. Questo Natale sarà all’insegna del risparmio anche se meno austero rispetto all’andamento di tutta l’economia italiana del 2005. ma se calano tutti gli acquisti la tavola rimane sacra. Per cenoni e pranzi gli italiani destineranno infatti il 20% delle spese natalizie.

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