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Covid: sale a 23 il numero di positivi sul Titano

In Italia - dopo settimane di calo seguite da stabilità -, per la prima volta la percentuale di posti letto in reparto, occupati da pazienti Covid, mostra un aumento

26 lug 2021

In fondo sul Titano era atteso un incremento dei contagi, visto il dilagare in Italia della variante Delta. E puntualmente è stato registrato nel bollettino del lunedì; dove si sommano le risultanze dei test effettuati da venerdì a domenica. 23, attualmente, i contagiati; 3 dei quali sarebbero seguiti dalle Autorità Sanitarie dei territori limitrofi. Un incremento di 8 unità, dunque, rispetto al precedente aggiornamento. Nessun nuovo caso rilevato ieri; ma è presumibile vi sia stato un numero assai ridotto di tamponi. Guardando il “bicchiere mezzo pieno” conforta la conferma dello status “Covid-free” dell'Ospedale. Si tratterebbe insomma di casi con sintomatologia non grave; compatibile con la permanenza in isolamento nel proprio domicilio. Tutto ciò mentre il totale delle vaccinazioni effettuate raggiunge quota 45.204; 1.508 le somministrazioni ai turisti. In Italia, intanto - dopo settimane di calo seguite da stabilità -, per la prima volta la percentuale di posti letto in reparto, occupati da pazienti Covid mostra un aumento. Attualmente è al 3%: quota molto bassa rispetto ai picchi dei mesi passati, ma che rispecchia l'aumento dei contagi dei giorni scorsi. Procede nel frattempo la campagna d'immunizzazione; dopo l'accelerazione seguita alle comunicazioni del Governo sul Green Pass. 65 milioni le dosi inoculate. “Entro luglio arriveremo al 60% dei vaccinabili” immunizzati, assicura il Commissario Figliuolo; ad avviso del quale l'obiettivo dell'80%, per settembre, è “a un passo”. Ma si guarda anche alle cure farmacologiche. Nei giorni scorsi il Presidente dell'AIFA aveva ricordato come l'EMA stia valutando alcuni farmaci specifici contro il Covid. “Hanno dimostrato grande efficacia e sicurezza”, aveva precisato. “Verso ottobre o novembre – aveva aggiunto - saranno valutati gli studi e quindi l'agenzia europea del farmaco darà un primo giudizio di via libera o meno su alcuni farmaci”.




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