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La famiglia del terzo millennio

1 dic 2004
La famiglia del terzo millennio
Figli che non se ne vanno mai di casa, cresciuti in famiglie sempre più ristrette, dove il nucleo tradizionale madre-padre oggi e’ affiancato da famiglie con un solo genitore o da famiglie ricostituite, quelle cioè che hanno alle spalle altre esperienze matrimoniali.
La famiglia d’oggi, raccontata dalla responsabile del servizio minori, ha due caratteristiche: la facile frammentazione e l’instabilità delle relazioni. Nell’ultimo decennio di pratica clinica, spiega Maria Luisa Zavoli, abbiamo assistito ad un crescente domanda di aiuto per situazioni di conflitto psicologico che chiamano in causa la figura genitoriale e fanno vedere quanto sia cambiata anche nella realtà sammarinese, l’identità familiare. Una fragilità di ruolo che rispecchia una società che si dibatte fra l’avere a disposizione grandi opportunità economiche e la cultura dell’apparire. Questa fragilità, sottolinea Maria Luisa Zavoli, determina figli gracili, soli, che non tollerano le frustrazioni, troppo esposti all’influenza della televisione e dei centri commerciali. Sono in aumento, sottolinea la responsabile del servizio minori, i disturbi psicosomatici in bambini i cui genitori hanno bisogno di conferme del loro ruolo e misurano le proprie capacità educative attraverso il successo dei figli. Figli vittime di troppi si, abituati ad avere tutto e facilmente. Figli che vengono lasciati liberi di fare ciò che vogliono senza contropartita. La tendenza e’ quella di far crescere un figlio spianandogli ogni ostacolo che possa rendere difficile il suo percorso, rischiando così di tenerlo piccolo per sempre. Non gli si permette di fare leva su valori quali la tolleranza, il sacrificio, la pazienza e l’impegno, sostituiti dalla ricerca di ciò che è piacevole, efficace, immediato, vantaggioso.

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