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La Commissione COE incontra associazioni e media su diritti delle donne e informazione

La delegazione del Consiglio d'Europa a San Marino fino al 26 ottobre

di Silvia Pelliccioni
24 ott 2022

Il ruolo della donna nella società sammarinese, la tutela dei diritti. La tavola rotonda si apre immancabilmente con il tema aborto: dal referendum che ha visto vincere la libera scelta delle donne con il 77% dei Sì, fino alla legge che depenalizza e regolamenta l'IVG in territorio, frutto della mediazione politica e delle associazioni. Questione che per oltre un anno ha acceso nel Paese un dibattito, a tratti “tossico”, come ha fatto notare il Vice Direttore del Segretariato della Commissione, Bas Klein.

Oggi come allora, Unione Donne Sammarinesi e Associazione Uno di Noi si ritrovano allo stesso tavolo ma puntando a nuovi obiettivi: Uds si concentra sul tema della violenza contro le donne, guarda alle carenze sul Titano rispetto ai dettami della Convenzione di Istanbul, lavora a stretto contatto con l'Authority Pari Opportunità che si occupa della presa in carico della vittima in stato di necessità economica e non solo. Focus poi sulla reintegrazione dell'uomo maltrattante nella società attraverso percorsi riabilitativi modellati grazie al supporto dell'Associazione Confine. Tutela della vita e dei diritti delle donne che vogliono diventare madri, invece nell'impegno di Uno di Noi che si traduce anche in azioni per il superamento delle discriminazioni che permangono sui luoghi di lavoro.

L'Europa, custode dei diritti umani, annota dunque i passi avanti di una piccola comunità fissando nuovi contenuti. E volge lo sguardo ai media, rappresentati nell'occasione da alcune testate (San Marino Rtv, L'informazione, Libertas.sm, SanMarino365, San Marino Fixing), la Consulta per l'Informazione e l'Autorità garante. Tutti con un ruolo sociale che si conferma fondamentale nel processo democratico di affermazione della parità dei diritti. Il discorso vira quindi alla nuova legge sull'informazione che va nella direzione di un aggiornamento della prima ed unica normativa del 2014; la libertà di stampa a San Marino correlata ai casi di "criminalizzazione dei giornalisti"; la pratica selvaggia e fuori legge di chi invece si inventa giornalista e non lo è a danno della categoria e in spregio di ogni regola deontologica, aspetti che suscitano più di un interrogativo nei commissari. La delegazione chiede infine cosa si stia facendo nella lotta alle fake news: guardia sempre alta, corsi per formare e sensibilizzare e sullo sfondo l'auspicio che l'Osservatorio sulle fake news già previsto diventi presto realtà.





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