Logo San Marino RTV

La "guerra dei flussi turistici": commercianti in protesta pronti allo sciopero fiscale

Si sentono penalizzati dal tragitto del trenino. Dura la replica di Pedini Amati: "Il centro storico non può essere frazionato per interessi particolari. Sono operatori che tengono chiuse le attività in concomitanza degli eventi".

di Luca Salvatori
1 ago 2022

I commercianti della zona bassa del centro storico di San Marino e del piazzale ex stazione si sentono danneggiati da una non equa gestione dei flussi turistici. Dura replica del Segretario al Turismo Pedini Amati.

All'origine della protesta il tragitto che compie il trenino per trasportare i turisti ma anche l'ascensore del grande parcheggio coperto che non indurrebbe i vacanzieri a salire a piedi dalla zona bassa del centro storico, facendogli preferire il trenino che li porta direttamente nella zona alta.

“Da Piazza Garibaldi a Via Eugippo e a scendere fino alla ex stazione abbiamo tutti questo problema che è diventato di una gravità estrema” dichiara il commerciante turistico Giovanni Fabbri. “Sei – afferma - i negozi che, pur trovandosi dentro le mura, hanno chiuso i battenti, mentre nella zona ex stazione sono rimaste attive solo 14 licenze, su 35 di qualche tempo fa”. I commercianti che si sentono ingiustamente “bypassati” dai flussi turistici, non escludono lo sciopero fiscale, quale estrema forma di protesta, ma propongono anche una soluzione: “Un servizio alternativo con un altro trenino con un costo ridotto”, dicono. Ad alimentare la rabbia dei commercianti anche il fatto che il Segretario di Stato al Turismo, a loro dire, non li abbia mai ricevuti per ascoltare le loro rimostranze.

Sulla polemica dei flussi turistici il Segretario di Stato Federico Pedini Amati ha rilasciato una dichiarazione a San Marino Rtv: “Esiste certamente una condizione di sofferenza che riguarda l’area “ex-stazione” che a dicembre del 2020, in sede di legge di bilancio, avevo proposto di affrontare con una serie di strumenti che purtroppo non hanno trovato seguito da parte del Governo. Intendo però tornare sul problema: garantisco il mio totale appoggio al progetto del Museo della ferrovia nella galleria Montale, con la possibilità per gli utenti di salire a bordo dell’elettromotrice per un breve percorso. Svolta questa doverosa distinzione, bisogna però dire che il Centro Storico non può essere frazionato e diviso sulla base di quelli sono gli interessi particolari di questo o di quell’operatore economico. Questo è il far west, il tutti contro tutti, la disorganizzazione democratica. Non è turismo. Questi non meglio specificati operatori della zona bassa del Centro Storico minacciano lo sciopero fiscale quando i dati sulle presenze sono tornati a livelli ancora migliori di quelli pre-covid. Non solo. Questi stessi operatori tengono le attività chiuse in concomitanza degli eventi, con le contrade che traboccano di visitatori. In questo modo non solo si vanifica l’uso delle risorse pubbliche impegnate dall’Ufficio del Turismo, ma si dà l’immagine di un Paese che non c’è. Non intendo più tollerare questo stato di cose. A tal riguardo preannuncio che nella giornata di domani terrò una conferenza stampa per esporre quali misure intendo attuare”.

Toni duri quelli del Segretario di Stato Pedini Amati a cui si rivolge anche l'associazione di categoria Unione Sammarinese Commercio e Turismo che chiede l'ottimizzazione del servizio trasporti per evitare ulteriori malumori e diatribe e rilancia la proposta di una “sorta di metropolitana di superficie” per unire i siti Unesco della Repubblica, da Borgo Maggiore a San Marino Città.





Riproduzione riservata ©