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Pillola contraccettiva gratuita: polemica in Italia per il paletto dell'età. A San Marino è già gratis per tutte

4 nov 2023

Era attesa la decisione dell'Agenzia italiana del farmaco sulla pillola contraccettiva. Il Cda dell'organizzazione ha infatti dato il via libera alla gratuità, ma solo per le donne al di sotto dei 26 anni e con distribuzione attraverso consultori e strutture pubbliche come gli ospedali. La disposizione non è ancora definitiva: tra i prossimi passaggi la ratifica finale da parte dello stesso Consiglio di amministrazione. 

Ma non mancano le polemiche politiche, soprattutto per il paletto dell'età e per aver escluso le farmacie. Critiche dalla portavoce del Coordinamento nazionale delle donne Pd, la senatrice Cecilia d'Elia, e da Beatrice Lorenzin, vicepresidente del gruppo Dem, che parlano di “un'impostazione culturale sbagliata e punitiva nei confronti delle donne”.

Nei mesi scorsi la Commissione tecnico scientifica e il Comitato prezzi e rimborsi dell'Aifa avevano espresso parere positivo ma senza limiti d'età. La decisione, però, è stata poi sospesa e rinviata per motivi economici di sostenibilità della spesa. Le senatrici spiegano che la distribuzione gratuita a tutte le assistite sarebbe costata 140 milioni di euro contro i 4 milioni della decisione attuale. “E' chiaro che di mezzo c'è un intervento del Governo – sostengono – e che non si tratta solo di risparmiare risorse”. Nel tempo alcune Regioni italiane hanno deciso di rimborsare la pillola contraccettiva.

A San Marino, invece, è gratuita fin dagli anni '90 per tutte le donne, con prescrizione medica, indipendentemente dall'età. Anche la cosiddetta “pillola del giorno dopo” è gratuita. Due le tipologie: quella da assumere entro 72 ore e quella entro cinque giorni. In questi ultimi casi la donna, sia maggiorenne che minore, deve rivolgersi al Pronto soccorso, al reparto di Ostetricia e Ginecologia oppure al Centro Salute Donna e ottenere la prescrizione del medico.





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