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Riforma del catasto: confronto tra la Segreteria al Territorio e il sindacato

8 mag 2008
Un momento dell'incontro
Un momento dell'incontro
Già presentata in prima lettura, la riforma del catasto approda al confronto con le organizzazioni sindacali, che hanno già sollevato le prime perplessità. Prima fra tutte, sulla parte che prevede il mantenimento invariato dell’attuale gettito catastale. Secondo il sindacato questo deve aumentare, poiché è cresciuto a dismisura lo sviluppo del patrimonio immobiliare negli ultimi 5-10 anni. Per il sindacato, infatti, l’equità fiscale dovrebbe realizzarsi sia sull’accertamento di tutti i redditi delle persone fisiche e giuridiche, per recuperare le vaste aree di elusione ed evasione fiscale, sia sull’applicazione di una adeguata tassazione dei patrimoni immobiliari.
Le finalità della legge quadro parlano di potenziare l’efficacia del Catasto quale strumento di supporto al governo del territorio, per garantire adeguati livelli di equità fiscale e una corretta rappresentazione del diritto nel settore immobiliare, nonché una maggior qualità dei servizi erogati. La riforma del sistema catastale si farà mediante adozione, da parte del congresso di Stato, di una serie di decreti delegati. Sarà cura dell’ufficio tecnico del catasto provvedere alle attività di formazione, revisione e conservazione del sistema catastale e geotopocartografico, in modo da assicurare l’aggiornamento dinamico delle relative banche dati, l’interscambio e l’interoperabilità tra le istituzioni e gli altri soggetti pubblici e privati interessati. Si prevede anche l’istituzione di una commissione tecnica censuaria, composta da 5 membri nominati dal Consiglio grande e generale, scelti tra esperti in materia di economia urbana e rurale, urbanistica e giuridico territoriale.

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