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Sette giorni fa il dramma in Abruzzo: 294 morti e 55.000 sfollati

13 apr 2009
Macerie
Macerie
Il bilancio, ormai, è praticamente definitivo. Quella dell’Abruzzo è una delle catastrofi naturali più devastanti dell’Italia moderna. 294 morti, 1.500 feriti, 55.000 sfollati per i quali sono state allestite 106 tendopoli e sono all’opera 12.000 soccorritori. E lo sciame sismico continua a imperversare anche se sembra ridursi di intensità: variabile da 2.8 a 3.1 di magnitudo. Sui senza-tetto, intanto, si accanisce anche il maltempo. Le previsioni meteorologiche dicono che il capoluogo abruzzese sarà nei prossimi giorni la città più fredda d’Italia, con temperature intorno ai 3 gradi.
Per gli uomini della Protezione Civile, dunque, la prima emergenza riguarda ora il completamento e la fornitura di coperte e stufe per il riscaldamento.
Nel frattempo proseguono le verifiche di agibilità e stabilità sugli edifici dell’Aquilano. In base ai primi mille controlli risulta che il 30% degli stabili dovrà essere demolito; nel 20% dei casi, invece, saranno necessari complessi interventi di recupero. La Procura della Repubblica dell’Aquila ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilità nei crolli. I reati ipotizzati sono disastro colposo e omicidio colposo.

Gianmarco Morosini

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