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Terremoto: il CdM dichiara lo stato d'emergenza

22 mag 2012
Il Consiglio dei Ministri ha dichiarato lo stato di calamità, mentre si aggrava ancora il bilancio della tragedia: sono 5.262 le persone evacuate. La provincia di Rimini coordinerà il Centro Operativo di Emergenza di Finale Emilia, in provincia di Modena. Comprende sei campi d’accoglienza nei quali sono ospitati – al momento – 1.500 sfollati. E non si placano le polemiche. Il consigliere Provinciale di Ravenna, Vincenzo Galassini, ricorda la lunga battaglia, iniziata dieci anni fa, per rendere sicuro il centro storico di Brisighella. Torna a segnalare strutture realizzate al di fuori delle norme urbanistiche e sismiche, per cui ci fu una denuncia che andò in prescrizione perchè passati i termini. Dopo le segnalazioni, le denunce, le interrogazioni – denuncia Galassini – tutti rimangono zitti, non danno risposte, mentre rimangono i pericoli per i residenti. Da ieri sera sono state registrate più di 34 scosse di magnitudo superiore a 2, con rotture di tubazioni di gas e acqua.

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19.24 - Nuove scosse nel mantovano
Continuano le scosse di terremoto in tutto il basso mantovano e si allunga la lista dei danni provocati agli edifici. Oggi a Moglia si sono registrati alcuni crolli in abitazioni già lesionate. I Comuni danneggiati risultano 21, 15 dei quali hanno già quantificato i danni che ammontano a parecchie decine di milioni di euro, in gran parte riferiti alle 22 chiese che sono chiuse da domenica. Domani è previsto l'arrivo nel mantovano del capo della protezione civile Gabrielli per visitare i luoghi colpiti dal sisma. Intanto, si cerca un difficile ritorno alla normalità. Oggi hanno riaperto le scuole nei Comuni di Poggio Rusco e di San Giovanni del Dosso, mentre resteranno chiuse anche domani, per il terzo giorno consecutivo, quelle di Moglia, Schivenoglia, Gonzaga e San Giacomo delle Segnate.

18.52 - Errani: decreto governo primo passo utile
"Un primo passo utile". Il presidente della Regione Vasco Errani commenta positivamente l'esito della riunione del Consiglio dei Ministri, ringraziando "il presidente Monti per la sua visita nelle zone colpite dal terremoto, per la sensibilità e l'attenzione dimostrate nell'affrontare questa grave emergenza". "Il decreto approvato oggi dal Consiglio dei Ministri è un primo passo utile - dice Errani -. Come annunciato dallo stesso presidente Monti e richiesto dalla Regione, bisogna lavorare nei prossimi giorni ad un provvedimento di rinvio dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili, e degli oneri fiscali e previdenziali per le imprese che hanno subito danni". "Occorre inoltre attivare da subito interventi per il sostegno delle imprese e del lavoro - prosegue il presidente della Regione - utilizzando anche le leve del credito e gli ammortizzatori in deroga e ordinari laddove necessari, con l'obiettivo di riattivare nei tempi più rapidi possibili la produzione". "Siamo di fronte ad un'emergenza nazionale - conclude Errani - che ha provocato danni ingentissimi per le abitazioni, le imprese, i centri storici e i beni culturali e religiosi. Per questo bisogna lavorare insieme - Governo, Regione e Autonomie locali - per avviare senza soluzione di continuità la ricostruzione. Occorre sbloccare il patto di stabilità dei Comuni e definire, attraverso un tavolo col Governo, le risposte necessarie ad assicurare quell'obiettivo, la ricostruzione, come é avvenuto per altre emergenze di questo tipo".

18.13 - 200 milioni di danni all'agroalimentare
Ieri, informa ancora il ministero, è stato infatti attivato a tale scopo un coordinamento con gli assessorati all'agricoltura delle Regioni interessate (Emilia Romagna, Lombardia e Veneto) nonché tra le associazioni e i consorzi. Il sisma del 20 maggio ha coinvolto il territorio di 4 provincie (Ferrara, Modena, Mantova, Rovigo). Nei comuni interessati con danni strutturali (circa 50 comuni), operano oltre 10.000 aziende agricole, di cui poco meno di 1.000 allevamenti, e alcune centinaia di strutture di trasformazione, lavorazione e magazzinaggio di prodotti agroalimentari. La superficie agricola interessata è di oltre 250.000 ettari. Con le prime stime si sono identificate anche differenti tipologie di danni. Tra questi, il danno maggiore riguarda i magazzini di conservazione dei formaggi Dop Parmigiano Reggiano e Grana Padano. Sono stati censiti 13 magazzini colpiti con il crollo a terra delle scalere e quindi di tutto il formaggio. Altri danni rilevanti riguardano perdite di prodotto in strutture di lavorazione e trasformazione (acetaie, cantine, caseifici) nonché in aziende agricole a seguito di crolli di stalle e magazzini. Vi sono poi i danni alle strutture ed alle attrezzature durevoli: diverse decine di crolli ed inagibilità totale di abitazioni agricole, capannoni, stalle, magazzini, nonché centinaia di casi di danni strutturali la cui gravità dovrà essere valutata.

18.00 - Catricalà: su rinvio IMU confidiamo in serietà
Sul rinvio dell'Imu per case e fabbriche danneggiate dal sisma in Emilia "facciamo grande affidamento nella serietà delle amministrazioni locali perché sia fatto un elenco preciso dei soggetti che hanno bisogno di questo intervento". Lo ha detto il sottosegretario Antonio Catricalà in un'informativa al Senato. Oggi in Consiglio dei ministri, ha spiegato Catricalà, "il presidente Monti, ministro dell'Economia ha dichiarato che è allo studio un decreto che sarà firmato nei prossimi giorni contenente il rinvio del pagamento dell'Imu", Inoltre, ha aggiunto, "Monti ha anche detto che per i Comuni colpiti ci sarà un allentamento del patto di stabilità".

17.20 - Sindaco San'Agostino: da Monti forte attenzione
Oltre ai temi generali, comuni ai sindaci del Ferrarese, per quanto riguarda Sant'Agostino, ha sottolineato Toselli, "abbiamo chiesto sia a Monti sia a Gabrielli" il capo della Protezione civile, "di avere più persone per verificare i locali abitativi e produttivi. Noi abbiamo predisposto punti informativi" cui rivolgersi per segnalare problemi alle case e alle strutture produttive, "abbiamo due squadre" per la verifica degli stabili "ma abbiamo bisogno di averne molte di più per fare più sopralluoghi con più persone in modo da tornare" il prima possibile "alla normalità, e cominciare" a far uscire più persone possibili dai centri di accoglienza e per mettere loro di tornare a casa o "posizionarle in appartamenti o alberghi". Inoltre, ha ribadito il sindaco di Sant'Agostino, abbiamo chiesto al premier "di non essere dimenticati".

17.01 - Consiglio dei ministri: il comunicato
Il Consiglio dei ministri si è riunito oggi alle ore 15,10 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del consiglio, Mario Monti. Segretario il sottosegretario di Stato alla presidenza, Antonio Catricalà. Il Consiglio ha deliberato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio 2012, fissandone la durata a 60 giorni e attribuendo la competenza a coordinare gli interventi al Capo del Dipartimento della Protezione Civile. Nella fase successiva allo stato di emergenza il coordinamento spetterà alle Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, ciascuna per i territori di propria competenza. Il fabbisogno finanziario per far fronte allo stato di emergenza verrà coperto utilizzando le risorse del Fondo Nazionale per la Protezione Civile. Il Fondo è stato all'uopo rifinanziato con 50 milioni di euro, prima della dichiarazione dello stato emergenziale. Le risorse stanziate serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l'assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti. In caso di necessità, sarà possibile integrare le risorse attingendo al Fondo di riserva per le spese impreviste (a sua volta reintegrabile con risorse ordinarie derivanti da riduzioni di voci di spese rimodulabili e, ove necessario, con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa nazionale sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei ministri in misura non superiore a cinque centesimi per litro). Pertanto, non è stato necessario procedere ad alcun aumento delle accise. Il governo oggi ha iniziato l'esame di un intervento che consenta ai Comuni colpiti un allentamento del patto di stabilità interno. Il presidente del Consiglio, nella sua qualità di ministro dell'economia e finanze, ha annunciato il suo proposito di rinviare il pagamento dell'Imu per le abitazioni e gli stabilimenti industriali che saranno dichiarati inagibili. Entrambe le misure saranno operative nel momento in cui le Regioni, con l'ausilio delle autorità locali, avranno terminato il censimento delle effettive necessità, e ciò al fine di stabilire la necessaria copertura finanziaria. Come previsto dalla recente riforma della Protezione civile, le ordinanze emanate nei prossimi 20 giorni saranno immediatamente efficaci. In questa fase il Capo della Protezione Civile agirà con massima flessibilità e libertà, senza bisogno di acquisire concerti o visti preventivi. Successivamente le ordinanze dovranno ricevere il concerto del Ministero dell'Economia e delle Finanze, limitatamente ai profili finanziari.
Infine, per altre leggi regionali, il Consiglio dei Ministri ha deliberato la non impugnativa. Si tratta delle seguenti leggi: 1) Legge Regione Emilia Romagna n.1 del 30/03/2012 'Anagrafe pubblica degli eletti e dei nominati. Disposizioni sulla trasparenza e l'informazioné. 2) Legge Regione Molise n.5 del 30/03/2012 'Modifiche agli allegati 1, 2 e 3 della legge regionale 10 maggio 2010, n.13. Reviviscenza della legge regionale 8 maggio 1980, n.11'. 3) Legge Molise n. 6 del 30/03/2012 'Modifiche alla legge regionale 20 agosto 2010, n. 16 (Misure di razionalizzazione della spesa regionale)'. 4) Legge Regione Calabria n. 9 del 28/03/2012 'Modifiche ed integrazioni alla legge regionale 5 aprile 2008, n. 8 (Riordino dell'organizzazione turistica regionale)'. 5) Legge Provincia di Trento n. 4 del 28/03/2012 'Protezione degli animali d'affezione e prevenzione del randagismò. 6) Legge Regione Valle Aosta n. 7 del 27/03/2012 'Ulteriori modificazioni alla legge regionale 4 settembre 2001, n. 26 (Istituzione, organizzazione e funzionamento del Comitato Regionale per le Comunicazioni (Co.Re.Com.). Abrogazione della legge regionale 27 dicembre 1991, n. 85)'.

16.51 - Monitoraggio ricercatori in zone colpite
Un gruppo di ricercatori dell'Università di Siena si è recato nelle aree delle provincie di Ferrara e Modena colpite dal terremoto dello scorso 20 maggio per attività di misurazione e monitoraggio. Il gruppo di studiosi del dipartimento di Scienze della terra, coordinati dal professor Dario Albarello, sta lavorando insieme a ricercatori dell'Università di Bologna per compiere misure di vibrazioni ambientali finalizzate alla caratterizzazione dei terreni di fondazione degli edifici e a supporto delle attività di monitoraggio sismico. Le misurazioni sono svolte in stretto collegamento con quelle relative ai rilievi di danno in corso da parte dei Servizi tecnici della Regione Emilia-Romagna, del Sevizio Nazionale di Protezione Civile.

16.50 - CdM: nessun aumento accise
Il governo precisa infatti che le risorse per fare fronte allo stato di emergenza verranno reperite dal Fondo Nazionale per la Protezione Civile, rifinanziato con 50 milioni di euro, prima della dichiarazione dello stato emergenziale. "Le risorse stanziate serviranno a coprire tutte le spese per i soccorsi, l'assistenza e la messa in sicurezza provvisoria dei siti pericolanti" precisa la Presidenza del Consiglio. In caso di necessità, inoltre, "sarà possibile integrare le risorse attingendo al Fondo di riserva per le spese impreviste (a sua volta reintegrabile con risorse ordinarie derivanti da riduzioni di voci di spese rimodulabili e, ove necessario, con le maggiori entrate derivanti dall'aumento dell'accisa nazionale sui carburanti, stabilita dal Consiglio dei Ministri in misura non superiore a cinque centesimi per litro). Pertanto, non è stato necessario procedere ad alcun aumento delle accise".
16.23 - Dichiarato lo stato di emergeza
Il consiglio dei ministri ha dichiarato lo stato di emergenza per i territori delle province di Bologna, Modena, Ferrara e Mantova colpiti dal sisma del 20 maggio 2012, fissandone la durata a 60 giorni e attribuendo la competenza a coordinare gli interventi al Capo del Dipartimento della Protezione Civile.

16.02 - Terminato il Consiglio dei Ministri straordinario
E' terminato alle 15:50 il Consiglio dei ministri. All'ordine del giorno la dichiarazione dello stato di emergenza per le zone dell'Emilia-Romagna colpite dal sisma del 20 maggio 2012.

15.27 - Codacons: follia l'aumento della benzina
Netta opposizione del Codacons ad un aumento delle accise sulla benzina fino a 5 centesimi di euro al litro, allo scopo di reintegrare il Fondo per le calamità. L'associazione annuncia un ricorso al Tar se il Consiglio dei ministri varerà un nuovo ritocco al rialzo. "Lo Stato i fondi per aiutare le popolazioni colpite dal sisma li ha, e se non li ha deve provvedere a trovarli non attraverso una tassazione indiscriminata dei beni di prima necessità come la benzina, bensì tassando vizi e dipendenze, ad esempio incrementando l'imposizione fiscale su prodotti da fumo e alcolici - spiega il Presidente Carlo Rienzi - La sola ipotesi di un ulteriore aumento delle accise sui carburanti è una follia, considerato che i listini di benzina e gasolio in Italia sono a livelli stellari e impoveriscono sempre più le famiglie con ripercussioni in tutti i settori". Un eventuale incremento delle accise di 5 centesimi di euro al litro produrrebbe infatti - calcola il Codacons - un aggravio di spesa compreso tra i 60 euro e i 100 euro annui ad automobilista.

15.21 - 117 volontari della Croce Rossa impiegati
ono 177 i volontari della Croce Rossa Italiana impegnati in nove centri d'accoglienza allestiti in Emilia per i terremotati. Operativi anche 27 mezzi, 19 ambulanze e 6 mezzi per il trasporto di materiale sanitario. A tracciare il bilancio dell'attività svolta fino ad ora per l'emergenza terremoto è la stessa Croce Rossa Italiana, che con il proprio personale e i primi mezzi gestisce i punti di accoglienza di Sant'Agostino (Ferrara), Moglia (Mantova), due a Finale Emilia (Modena), Camposanto (Modena), Bondeno (Ferrara), Mirandola e Ferrara. Le attività svolte sono molteplici e comprendono il supporto e l'assistenza sanitaria, evacuazione e trasporto, distribuzione generi di conforto e pasti, monitoraggio e censimento della popolazione presente nei punti di accoglienza. Svolta anche attività psico-sociale, con l'ausilio di Clowneria e animazione.

15.16 - Iniziata riunione Consiglio dei Ministri
E' iniziato alle 15,10 il Consiglio dei ministri che, come anticipato dal premier Mario Monti questa mattina in conferenza stampa, dichiarerà lo stato di emergenza per le zone colpite dal terremoto in Emilia. A presiedere la riunione il premier Mario Monti.

14.54 - Regione Emilia - Romagna attiva raccolta fondi
La Regione Emilia-Romagna ha attivato una raccolti di fondi per contribuire ai costi del terremoto che ha colpito le province di Modena, Ferrara e Bologna, come annunciato ieri dal presidente Vasco Errani alla conferenza dei capigruppo dell'Assemblea legislativa. Il versamento, distinto per privati ed Enti pubblici, dovrà essere accompagnato dalla causale: "contributo per il terremoto 2012 in Emilia-Romagna". Queste le indicazioni per i privati: c/c postale 367409 intestato a Regione Emilia-Romagna - Presidente della Giunta Regionale - Viale Aldo Moro 52, 40127 Bologna; oppure bonifico alla Unicredit Banca Spa Agenzia Bologna Indipendenza (Iban IT 42 I 02008 02450 000003010203); oppure versamento diretto nelle agenzie Unicredit Banca Spa, conto di Tesoreria 1 abbinato al codice filiale 3182. Per gli Enti pubblici, assoggettati al sistema di Tesoreria unica, è previsto l'accreditamento sulla contabilità speciale n. 30864 accesa presso la Banca d'Italia - Sezione Tesoreria di Bologna.

14.15 - Unindustria Ferrara. Danni per 150 milioni di euro
Ammontano a oltre 150 milioni di euro, da una primissima stima ancora approssimativa, i danni subiti dalle aziende associate a Unindustria Ferrara in seguito al sisma. Un dato molto probabilmente destinato a salire con il passare delle ore, visto che sono ancora in corso le valutazioni dei danni e molte imprese non sono in grado, al momento, di fornire una valutazione precisa. I danni riguardano le strutture produttive (capannoni, stabilimenti, immobili), i macchinari, i prodotti stoccati in magazzino e pronti per la consegna. Una situazione che si presenta molto pesante, alla quale si aggiunge il fermo della produzione per diverse aziende nei prossimi giorni e settimane. "Il sisma che ha duramente colpito la provincia di Ferrara - ha scritto Riccardo Fava, presidente di Unindustria Ferrara, in una lettera inviata agli associati - e, in particolare, l'alto ferrarese, cuore produttivo del nostro territorio, rappresenta una ferita pesantissima, che si aggiunge ad una situazione già difficile per la crisi economica che stiamo attraversando. Il nostro primo pensiero e la nostra vicinanza vanno ai lavoratori che hanno perso la vita, alle famiglie, agli imprenditori e tutte le persone colpite dal sisma. Siamo vicini alle imprese con un supporto continuativo per tutti gli adempimenti di prima emergenza e lo sarà nei prossimi giorni per gli aspetti legati alla ripresa delle attività produttive, alla messa in sicurezza dei luoghi di lavoro, alle procedure legate alla dichiarazione di stato di emergenza". Unindustria Ferrara chiede "l'attivazione urgente di disponibilità e strumenti creditizi finalizzati al riavvio dell'attività produttiva e alle spese d'emergenza, compresi interventi di garanzia, moratoria su mutui ed elasticità nell' utilizzo degli affidamenti". E chiede "la sospensione immediata di tutti gli adempimenti fiscali, tributari e contributivi. Stiamo sollecitando tutte le nostre imprese associate ad inviarci nel minor tempo possibile una stima approssimativa dei danni, per poter essere in grado di mettere a disposizione un supporto mirato ed efficace, favorendo una ripresa delle attività in modo certo e rapido. La capacità delle nostre imprese, messa a durissima prova da un evento tanto drammatico, saprà anche questa volta dare una dimostrazione di efficienza, forza d'animo e volontà di reagire".

12.53 - E’ stato un arrivo contestato quello del premier Monti alle zone colpite dal sisma. A Sant'Agostino, il paese del Ferrarese che ha pagato il maggior tributo di vittime, è stato accolto da pesanti fischi. Le persone sono esasperate, ed ora temono, oltre alle tasse, anche le spese della ricostruzione. Il premier ha però cercato di calmare gli animi, alludendo ad una sospensione dei pagamenti fiscali e ricordando che oggi in Consiglio dei Ministri sarà dichiarato lo stato di emergenza. “Speriamo che ora nessuno venga abbandonato a se stesso", ha detto Gloria Ansaloni, vedova di una delle vittime, al termine dell'incontro con il premier. E si aggrava ancora il bilancio della tragedia: sono 5.262 le persone evacuate. 15 famiglie sono state fatte allontanare dalla loro cittadina, Vigarano Mainarda, nel Ferrarese, perché ci potrebbe essere il rischio di un crollo del campanile, già lesionato dalla forte scossa di terremoto di sabato notte. Da ieri sera sono state registrate più di 34 scosse di magnitudo superiore a 2, con rotture di tubazioni di gas e acqua.

10.37 - Terza notte di scosse continue avvertite nei Comuni colpiti dal terremoto in Emilia. Lo sciame ha avuto scosse più forti intorno all'una di stanotte e alle sei di questa mattina. Intanto a Finale Emilia sono circa 4mila le persone che hanno dormito fuori casa perché hanno le abitazioni sventrate o per paura che non siano agibili. Duemila di loro sono state accolte nei 4 campi allestiti in città dalla protezione civile.
Intanto il presidente del Consiglio, Mario Monti, arrivato ieri sera a Ferrara dove ha passato la notte, oggi si è recato nelle località più colpite dal sisma. Ha visitato prima di tutto Sant'Agostino, il paese del Ferrarese che ha pagato il maggior tributo di vittime nel sisma che ha sconvolto la regione. Oltre ai sindaci della zona, il premier sta incontrando anche i familiari dei lavoratori scomparsi mentre lavoravano in alcuni stabilimenti della zona: Gerardo Cesaro, Leonardo Ansaloni e Nicola Cavicchi, oltre a Tarik Naouch, scomparso in una ditta di Bondeno, sempre nel Ferrarese.
Il premier ha annunciato che "fra poche ore a Roma, nel Consiglio dei ministri, dichiareremo lo stato di emergenza" per le zone colpite. Ha poi definito "gravi" i danni provocati sul tessuto produttivo emiliano. E' una terra, ha osservato, "che dobbiamo aiutare a tornare produttiva al più presto". Poi sui pagamenti fiscali: "Ho parlato con Errani della possibilità di sospenderli", ha detto.
Al suo arrivo a Sant'Agostino, il presidente del Consiglio è stato però anche fischiato e contestato da alcuni cittadini del paese. "Vergogna, vergogna, dacceli tu i soldi", hanno gridato le sorelle Roberta e Raffaella Malaguti, che abitano in paese e che da due notti dormono in macchina per paura di nuove scosse. "Abbiamo fischiato - aggiunge la sorella - perché abbiamo saputo che oggi in Parlamento è in discussione la legge sulla Protezione civile che vuole tagliare gli aiuti alle vittime di calamità naturali. Ci hanno detto che noi forse saremo gli ultimi ad essere aiutati, ma agli altri cosa accadrà?".
Nella sola Finale Emilia hanno trovato ricovero in tenda 1.600 persone.

9.00 - Il presidente del Consiglio, Mario Monti, è arrivato ieri sera a Ferrara dove ha passato la notte nel Palazzo della Prefettura del capoluogo emiliano.
Oggi il premier si recherà di primo mattino a Sant'Agostino, il paese del Ferrarese che ha pagato il tributo più alto di vittime alla tragedia, per rendersi conto della situazione dopo il sisma ha sconvolto l'Emilia. Dopo la visita a Sant'Agostino Monti ha in programma una visita a Finale Emilia, altro centro fortemente colpito dal terremoto.
A fine mattinata Monti tornerà a Roma per presiedere il Consiglio dei ministri che proclamerà lo stato di emergenza nei Comuni colpiti dal terremoto.
Sono state in tutto 34 le scosse di magnitudo superiore a 2 avvenute nella pianura emiliana dalle 22 di ieri sera alle 7 di questa mattina. Tra queste soltanto una è stata di magnitudo 3.2, ed è avvenuta alle 3,55.

8.05 - Terza notte di scosse continue avvertite nei Comuni colpiti dal terremoto in Emilia. Lo sciame ha avuto scosse più forti intorno all'una di stanotte e alle sei di questa mattina. Intanto a Finale Emilia sono circa 4mila le persone che hanno dormito fuori casa perché hanno le abitazioni sventrate o per paura che non siano agibili. Duemila di loro sono state accolte nei 4 campi allestiti in città dalla protezione civile

6.02 - E' salito a quasi 5mila il numero degli sfollati per il terremoto che ha colpito l'Emilia sabato notte. La Protezione civile conta di allestire entro altri 1.500 moduli assistenziali nel Modenese, una delle province più colpite insieme a quella di Ferrara. Nella zona continuano le scosse di assestamento, che non hanno dato tregua durante la notte e le operazioni di soccorso sono rese più difficili dalla pioggia. Oggi il Consiglio dei Ministri è stato convocato alle 14,30 a Palazzo Chigi. L'esecutivo si riunirà per dichiarare lo stato di emergenza nelle zone colpite dal sisma. Il premier Mario stamattina farà anche una visita delle aree terremotate.

Una nuova scossa di terremoto di magnitudo 4.1 è stata avvertita alle 18.37 di ieri tra le province di Ferrara e Modena. I centri prossimi all'epicentro sono Finale Emilia (Modena), Bondeno (Ferrara) e Sant'Agostino (Ferrara). Si è sentito un boato, poi la terra è tornata a tremare spaventando di nuovo i terremotati già sistemati nelle tendopoli. La scossa è stata la più violenta di uno sciame che di fatto non si è mai interrotto.

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