Dal 12 gennaio in Ucraina partirà l'emissione di un nuovo modello di passaporto, in linea con gli standard in vigore nell'Unione Europea.
Il primo ministro Arseniy Tatsenyuk ha dichiarato: “Il nostro Paese sta procedendo verso la liberalizzazione del regime dei visti con l'Unione Europea e il primo elemento di questo processo sta nella introduzione del passaporto biometrico”. Nel Paese sono stati installati 35 terminali per accelerare l'emissione di passaporti, fino a 30mila al mese. Macchine che saranno in grado di emettere 2,5 milioni di passaporti biometrici all'anno. I vecchi passaporti rimarranno comunque validi.
Intanto, i militanti continuano ad attaccare le posizioni dei soldati ucraini anche con armi pesanti. La scorsa notte gruppi armati hanno violato il cessate il fuoco per 14 volte. Lo ha reso noto l'ufficio stampa della “Operazione Anti Terrorismo”. E non è stato raggiunto alcun accordo, dopo la video conferenza fra i rappresentanti delle aree autonome di Lugansk e Donesk. Il ministro per gli Affari Esteri ha dichiarato che questo dipende dalle posizioni dei rappresentanti delle organizzazioni “DNR” e “FSC”, ancora distanti dall'arrivare una soluzione pacifica del conflitto.
Dall'Ucraina, Victoria Polishchuk
Il primo ministro Arseniy Tatsenyuk ha dichiarato: “Il nostro Paese sta procedendo verso la liberalizzazione del regime dei visti con l'Unione Europea e il primo elemento di questo processo sta nella introduzione del passaporto biometrico”. Nel Paese sono stati installati 35 terminali per accelerare l'emissione di passaporti, fino a 30mila al mese. Macchine che saranno in grado di emettere 2,5 milioni di passaporti biometrici all'anno. I vecchi passaporti rimarranno comunque validi.
Intanto, i militanti continuano ad attaccare le posizioni dei soldati ucraini anche con armi pesanti. La scorsa notte gruppi armati hanno violato il cessate il fuoco per 14 volte. Lo ha reso noto l'ufficio stampa della “Operazione Anti Terrorismo”. E non è stato raggiunto alcun accordo, dopo la video conferenza fra i rappresentanti delle aree autonome di Lugansk e Donesk. Il ministro per gli Affari Esteri ha dichiarato che questo dipende dalle posizioni dei rappresentanti delle organizzazioni “DNR” e “FSC”, ancora distanti dall'arrivare una soluzione pacifica del conflitto.
Dall'Ucraina, Victoria Polishchuk
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