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Dialogo immaginario fra generazioni di donne

7 mar 2023
Dialogo immaginario fra generazioni di donne

- Nonna, oggi a scuola hanno sparato dei gas in classe e siamo state male, perché ci fanno questo?

- Tesoro, lo fanno per convincervi a non andare più a scuola…

- Nonna, ma tu ci andavi a scuola da piccola?

- Si certo, negli anni ‘70 mi sono anche laureata, sai sono ingegnere…

- E allora perché oggi le bambine non devono più andare a scuola secondo loro?

- Perché le donne devono essere invisibili, fare figli e obbedire ai maschi, se studiano pensano, riflettono e poi lottano per i loro diritti e per la loro libertà, e questo a loro non va bene...

- Nonna, ma chi sono “loro”?

Ogni società per secoli, e ancora oggi, ha i propri “LORO” che ritengono le donne esseri inferiori, non capaci per natura di equilibrio e forza, doti indispensabili per ricoprire posti di “potere”. E allora meglio abituarle da piccole a non poter fare le stesse cose dei maschi. Quando poi il potere politico è in mano ai capi religiosi le cose diventano ancor più difficili per le donne, sempre nel mirino dei “LORO”, in ogni epoca. In Iran i diritti violati possono essere ripristinati solo se la comunità internazionale interrompe il rapporto di compromesso che ha con i capi religiosi al potere e si mette dalla parte delle donne e dell'intero popolo che intende costruire uno Stato laico e democratico. La nostra società ha abbandonato da un tempo relativamente breve il “delitto d’onore” che scagionava l’uomo da quello che oggi è femminicidio. A San Marino le donne hanno conquistato il diritto di voto nel 1964 e quello di poter essere votate solo nel 1973. La prima donna Reggente, Maria Lea Pedini, fu nominata il 1° aprile 1981 (42 anni fa…), la prima "Reggenza Rosa" solo nel 2017 . “DONNA, VITA, LIBERTA’” è oggi il grido di lotta delle donne iraniane per i loro diritti, diventato slogan virale per ogni donna del mondo libero, perché la donna è fonte di vita e di libertà che non può essere imbrigliata per renderla invisibile. L’otto marzo è il giorno per ricordare che ogni diritto conquistato va sempre, sempre sostenuto, mai dato per scontato, anche nella nostra evoluta società, perché basta poco per tornare indietro, sarà sufficiente una crisi politica, economica o religiosa perché i diritti delle donne siano rimessi in discussione.

Cs - Libera





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