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Rete sul raddoppiamento del finanziamento

20 set 2016
Rete sul raddoppiamento del finanziamento
Come promesso, RETE non ha votato la procedura d’urgenza per la discussione dell’assestamento di bilancio, in quanto l’aula consiliare non ha concordato sulla necessità di eliminare il raddoppiamento del finanziamento ai partiti. Nonostante ciò la procedura d’urgenza è passata, non sappiamo grazie al voto di chi, ma fate un po’ voi i conti: 44 favorevoli, 8 contrari (tra cui noi 4) e 1 astenuto.
Abbiamo ribadito la necessità di eliminare il raddoppiamento del finanziamento ai partiti per le elezioni, presentando un emendamento che è stato respinto. Lo abbiamo fatto sapendo perfettamente cosa succede quando i Consiglieri devono votare per togliere soldi a se stessi. Questa infatti è stata solo l’ultima delle occasioni perse (volutamente) delle tante che abbiamo cercato di creare in questi quattro anni, presentando la richiesta di abolizione del raddoppiamento ad ogni finanziaria. 37 Consiglieri hanno espresso un voto contrario, solo 16 a favore (i quattro di RETE inclusi ovviamente)
Sappiate sammarinesi, che in vista delle elezioni i partiti riceveranno un contributo raddoppiato pari a 1 milione e 107mila euro in totale.
Se si pensa al fatto che a San Marino negli ultimi anni non si è MAI arrivati alla scadenza naturale di una legislatura (5 anni), è facile capire quanto ci siano costate le premature cadute dei governi.
Ai cittadini invece viene chiesto di fare sacrifici, stringere la cinghia, vengono tassati con la patrimoniale. I partiti invece non pensano nemmeno a fare spending review, a rinunciare a un loro previlegio in favore del paese. Anche solo per dare un segnale. RETE ritiene invece che la campagna elettorale debba essere fatta con le risorse che i partiti hanno accantonato negli anni, gestendo oculatamente i finanziamenti statali, che in parte arrivano anche dai disoccupati.
I partiti preferiscono spendere e spandere, nella certezza che tanto i soldi continueranno ad arrivare. Poco importa che occorra indebitare ulteriormente il paese.
Nessuna voglia di cambiare quindi: la vecchia, cara strada dei privilegi è quella che si continua a percorrere nonostante il paese in questi quattro anni abbia richiesto con forza segnali di cambimanto (si vedano i risultati dei referendum, delle giunte ecc). La stessa considerazione va fatta sulla coppia reggenziale. Insieme ai Consiglieri Lazzari e Pedini Amati (uniti in MDSMI) abbiamo proposto dei nominativi illustri per una Reggenza esterna il Consiglio, persone che ci avevano confermato la disponibilità e che avrebbero avuto una rappresentanza trasversale.

Ma la volontà non c’è stata, si è continuato a ragionare su nomi interni, anch’essi tra maggioranza e opposizione. Noi abbiamo continuato a sostenere la Reggenza esterna, unica soluzione degna.
Visto che tutte le altre forze politiche non la volevano, abbiamo dato l’ok anche a una ipotesi di reggenza di garanzia interna al consiglio (in cui, per chiarezza, non vi era alcun reggente di RETE né di MD-SMI), ma alternativa alla figura di Fabio Berardi.
Appena abbiamo dato l’ok, hanno di nuovo cambiato posizione, proponendo un’altra coppia con questo nome e giungendo ad un ballottaggio tra due coppie contenenti entrambe il nome di Berardi.

A quel punto abbiamo deciso di astenerci dal voto, perché non ha senso perdere tempo in soluzioni che -allo stesso modo di quelle inizialmente prospettate- non risolvono alcuno dei problemi per cui le si cercava.
Giovedì 22 settembre a Domagnano, durante la serata di presentazione della coalizione con Movimento Democratico San Marino Insieme, parleremo anche di questo.
Risponderemo alle vostre domande, dubbi, curiosità.

Movimento RETE

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