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Supradyn ricarica o Energya papaya magnesio e potassio?

31 ago 2020
Supradyn ricarica o Energya papaya magnesio e potassio?

Abbiamo appreso dalla stampa nazionale che è stata disposta l'archiviazione del processo aperto a carico del consigliere Iro Belluzzi, indagato per la famosa lettera anonima. Noi di IS vogliamo pensare bene, e cioè che al commissario Morsiani sia stato dato un aiuto da qualche energizzante contro la stanchezza - tipo SUPRADYN RICARICA o ENERGYA PAPAYA MAGNESIO POTASSIO - perché è riuscito, forse per la prima volta, a chiudere un processo in meno di un mese: tempo record! In tutta onestà , ciò che più ci sorprende di questa vicenda non è la fulminea archiviazione da parte del magistrato, ma l'affrettato e inaspettato avviso di garanzia al consigliere. Non pensiate quindi che possa finire così, a tarallucci e vino. Non ci accontentiamo di una archiviazione. I magistrati devono smascherare i complotti e non accomodarli. Devono fare emergere la verità, non nasconderla. Qui c'è ancora un crimine da scoprire e il commissario Morsiani, fra una pastina di magnesio e un po’ di potassio, non si farà certo sfuggire la verità. Verità che vogliono conoscere anche i cittadini. Abbiamo tutti diritto di sapere non solo cosa dicano le 30 pagine di decreto, ma anche chi siano i soggetti coinvolti e colpevoli. È ovvio che tutto ruoti intorno all’imbustatore. Bisogna allora che il magistrato indaghi approfonditamente su di lui: occorre interrogarlo incessantemente, fino a quando non vuoterà il sacco. Chi gli ha detto di andare ad imbustare la lettera? Chi gli ha dato la lettera? Chi ha scritto la lettera? Finché non avremo le risposte a queste domande, il caso non potrà essere chiuso. I cittadini, testimoni impotenti di questi ed altri loschi episodi, pretendono di essere rassicurati circa il corretto funzionamento della giustizia e noi di IS vigileremo affinché, bruciata la lettera anonima, non si cerchino strade alternative per fare fuori i nemici e nascondere le malefatte degli amici. Impediremo che si prendano quelle strade che dalla commissione d'inchiesta o dalla commissione affari di Catia portano dirette al tribunale. Commissioni peraltro che pare emanino essenze di illegittimità. Ma su questo ci torneremo. Nel frattempo ci auguriamo che Morsiani possa continuare a prendere energizzanti per interrogare l’imbustatore e scoprire celermente la verità. E magari passare poi ai suoi fascicoli per non aggiungerne altri alla collezione dei 545 prescritti, combattendo la stanchezza mentale e decidendo con lucidità di astenersi dal giudicare i processi che riguardano le banche in cui la sua morosa, rinviata a giudizio per false fatture, ricopre cariche importanti, evitando così di vanificare tutta l'attività giudiziaria volta alla ricerca della verità.

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