In riferimento al PDL “modifiche alla legge 166/2013 - legge di sviluppo” - USOT rende merito all’esecutivo di aver finalmente affrontato un tema, come quello della liberalizzazione del mercato del lavoro, che sino ad oggi nessuno aveva mai voluto trattare.
Il PDL, così come strutturato, però non valuta approfonditamente le caratteristiche del settore che USOT rappresenta, che da sempre occupa in maggioranza lavoratori frontalieri a causa della mancanza di personale residente preparato e alla scarsità di residenti volenterosi ad avvicinarsi a questo comparto.
Se approvato come presentato, quindi, si tradurrebbe in un aumento dei costi per il personale insostenibile per le nostre aziende; siamo però convinti che, con un confronto costruttivo e non distruttivo, si possa arrivare alla soluzione di liberalizzare il mercato del lavoro, incentivando l’assunzione dei sammarinesi, senza penalizzare le aziende che non riescono a reperire personale residente.
Il PDL, così come strutturato, però non valuta approfonditamente le caratteristiche del settore che USOT rappresenta, che da sempre occupa in maggioranza lavoratori frontalieri a causa della mancanza di personale residente preparato e alla scarsità di residenti volenterosi ad avvicinarsi a questo comparto.
Se approvato come presentato, quindi, si tradurrebbe in un aumento dei costi per il personale insostenibile per le nostre aziende; siamo però convinti che, con un confronto costruttivo e non distruttivo, si possa arrivare alla soluzione di liberalizzare il mercato del lavoro, incentivando l’assunzione dei sammarinesi, senza penalizzare le aziende che non riescono a reperire personale residente.
Riproduzione riservata ©
