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Processo Ciavatta-Santi: il 3 febbraio l'udienza finale

Oggi la deposizione degli ex vertici Carisp Fabio Zanotti e Dario Mancini. Sentito anche l'ex membro del Cda Marcello Forcellini

di Luca Salvatori
7 gen 2021

Il primo a deporre in aula Fabio Zanotti, che era Presidente di Cassa di Risparmio all'epoca dei fatti, il 30 maggio 2018, giorno del blitz di Roberto Ciavatta ed Emanuele Santi nella sede centrale. A Cda in corso filtrò la notizia che era stata accordata tutela legale al consigliere di amministrazione Andrea Rosa per querelare Elena Tonnini, dopo una serata pubblica di Rete. La circostanza diede origine ai fatti al centro del procedimento in cui gli imputati devono rispondere dell'accusa di violenza privata nei confronti di Andrea Rosa e – il solo Ciavatta – di istigazione a delinquere e ingiuria a Stefano Spadoni, ai tempi consigliere di Ssd, che oggi ha confermato le ragioni della sua querela.

L'ex presidente Zanotti ha ricostruito l'accaduto parlando di un clima molto teso, con espressioni forti, sprezzanti e denigratorie da parte degli imputati che volevano sapere se fosse vero che era stata accordata tutela legale a Rosa da parte della banca. Tutela che era stata concessa ma a cui Rosa, dopo il cosiddetto “blitz”, ha rinunciato. “L'ha fatto dietro minaccia?”: Zanotti ha negato di aver mai usato l'espressione “minaccia” nel descrivere l'accaduto. Analoga la versione dell'ex direttore della Banca Dario Mancini il quale ha parlato di toni inizialmente aspri che alla fine sono diventati addirittura cordiali. Anche l'ex membro del Cda Marcello Forcellini sostiene che Rosa non abbia mai parlato di minacce che l'han portato alla rinuncia della tutela legale. Nel corso dell'udienza emersa dagli atti anche una lettera anonima, arrivata alla Cassa di Risparmio pochi giorni dopo quei fatti, con minacce di morte ad esponenti societari della banca e due Segretari di Stato. Il 3 febbraio l'udienza finale, dopo la deposizione di altri due testimoni, quella della parte civile Andrea Rosa e l'eventuale interrogatorio o spontanea dichiarazione dei due imputati. 



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