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"Truffe seriali" alle assicurazioni: parzialmente riformata, in Appello, la sentenza di primo grado

Oggi, intanto, è ripreso il processo contro il salernitano Stefano Maria Masucci

29 apr 2019
Palazzo di Giustizia
Palazzo di Giustizia

Erano fra i 18, alla sbarra, nel maxiprocesso per truffa alle assicurazioni, conclusosi lo scorso anno con 11 condanne. Ma per Marco Guidi, Michela Fabbri, Stefano Guidi e Marina Muscioni, il Giudice d'Appello Brunelli ha dichiarato il non doversi procedere, essendo il reato – ovvero un singolo sinistro, per loro, ritenuto simulato - estinto per intervenuta prescrizione. Resta fermo, tuttavia, l'obbligo di risarcimento del danno, da liquidare in sede civile. Dichiarata invece l'assoluzione - “perchè il fatto non sussiste”, ma sempre in riferimento ad un singolo episodio -, nei confronti di Sandro Lo Turco e Leo Guidi. Figura centrale, quest'ultimo, della vicenda; perché avrebbe “reclutato” familiari e conoscenti per simulare, secondo l'Accusa, i sinistri – 13 i tamponamenti considerati -; oltre a partecipare direttamente in qualche caso. Per lui era stata disposta la pena più pesante, 3 anni di prigionia; probabile, a questo punto, un'attenuazione. In mattinata è stata data poi lettura ad altre 2 sentenze d'appello. In entrambi i casi è stata confermata la condanna disposta in primo grado. Quella a 7 mesi di prigionia, pena sospesa, inflitta all'autotrasportatore Giuseppe Camarda - che avrebbe aggredito un sammarinese nel corso di un diverbio stradale -; e quella a 2.500 euro di multa nei confronti di Piergiovanni Volpinari. Era accusato di aver pubblicato uno scritto dai contenuti diffamatori, relativo a fatti avvenuti nel 1944. Anche in questo caso era stata disposta la sospensione condizionale della pena. Ripreso, infine, in giornata il processo contro Stefano Maria Masucci, già amministratore unico della DGZone srl di Serravalle, e accusato di aver emesso diverse tipologie di fatture false, e di truffa allo Stato. Sentiti alcuni testimoni, che avevano acquistato on line una serie di articoli. Domani una nuova udienza.


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