Antica Piadina, dopo i licenziamenti il lavoro nero? L’interrogativo lo lancia la Federazione Industria della CSU dopo la decisione dell’azienda di Montegiardino di chiudere i battenti e mettere in mobilità tutti i dipendenti.
“La scelta della direzione aziendale, annunciata prima di Natale – sottolinea la FLI-CSU –di avviare la riduzione completa del personale, una ventina i dipendenti in larga maggioranza donne, si scontra con il dubbio di una non cessata attività produttiva e quindi con l’utilizzo di lavoratori in nero”.
Dubbio che, continua la Federazione Industria, deve essere “assolutamente chiarito”. Per questo “sollecitiamo gli uffici competenti a predisporre le opportune verifiche del caso e far scattare i divieti e le eventuali sanzioni di legge previste per quelle aziende che non rispettano le norme contro il lavoro nero”.
“La scelta della direzione aziendale, annunciata prima di Natale – sottolinea la FLI-CSU –di avviare la riduzione completa del personale, una ventina i dipendenti in larga maggioranza donne, si scontra con il dubbio di una non cessata attività produttiva e quindi con l’utilizzo di lavoratori in nero”.
Dubbio che, continua la Federazione Industria, deve essere “assolutamente chiarito”. Per questo “sollecitiamo gli uffici competenti a predisporre le opportune verifiche del caso e far scattare i divieti e le eventuali sanzioni di legge previste per quelle aziende che non rispettano le norme contro il lavoro nero”.
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