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Dopo le dichiarazione di Cecchi (GdF) l’Anis chiede un cambio di passo al Governo

26 feb 2011
“Le dichiarazioni sulle infiltrazioni mafiose a San Marino, del Comandante della Guardia di Finanza di Rimini, Enrico Cecchi, non ci stupiscono; era ciò che ci aveva riferito – con qualche dettaglio in più – in un incontro da noi sollecitato ad inizio 2010”. Così il segretario dell’Anis Carlo Giorgi. In quell’occasione l’associazione degli industriali aveva avuto un colloquio anche con il comandante Lucignano, per poi riferire tutto ai Capitani Reggenti e ai capi gruppo consiliari. “Ad un anno di distanza dunque – afferma Giorgi – la situazione non è cambiata. Ci è sempre stato assicurato, in questi anni, che Banca Centrale, l’Agenzia Finanziaria e gli altri organismi di controllo funzionano. Evidentemente non è così, viste le dichiarazioni del segretario di Stato agli Esteri nel corso dell’ultimo Consiglio, nel quale semplicemente prendeva atto di presenze malavitose nel nostro Paese”. La prossima settimana l’Anis chiederà un incontro al Governo. “L’esecutivo – continua Giorgi – non può limitarsi a dire di aspettare la firma di Maroni sull’accordo sulla collaborazione delle Forze dell’Ordine; la lotta alla criminalità interna non può essere una questione da delegare ad altri. Dobbiamo mettere in discussione tutto di nuovo”.

Gianmarco Morosini

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