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Grand Hotel Primavera: cambio della guardia non indolore

18 apr 2012
Grand Hotel Primavera: cambio della guardia non indolore
Grand Hotel Primavera: cambio della guardia non indolore
Per un gestore che se ne va senza risparmiare critiche a banche e politiche turistiche, un gestore che arriva convinto delle opportunità del sistema.
Le difficoltà del prestigioso albergo di Borgo Maggiore erano iniziate già da quale mese, da quando il direttore, Luigi Simari si è trovato solo nella società di gestione, dopo l'uscita dell'imprenditore Lucio Amati. Dipendenti senza stipendio da alcuni mesi, fornitori in attesa di ricevere le loro spettanze, revoca dei fidi da parte delle banche. Il 16 aprile scorso la proprietà dell'immobile ha interrotto la collaborazione con il gestore che se ne va lamentando, fra le altre cose, scarsità dei flussi turistici stanziali, difficoltà di relazione con le banche, mancanza di prospettive per lo sviluppo turistico. Ora alla guida del Grand Hotel Primavera arriva un veterano della gestione alberghiera sammarinese, Silvano Andreani, del gruppo Hotel Joli, impegnato anche nei servizi di ristorazione. Definisce questa nuova avventura “Una scommessa. Una fiducia nel sistema turistico del nostro Paese”. Il momento non è dei più facili, sul piano generale, tanto meno lo è nel passaggio di gestione. C'è da fare fronte ad una serie di responsabilità economiche, fra le quali quelle riferiti agli stipendi arretrati del personale e non solo. I dipendenti interessati sarebbero circa un a decina, per un impegno di spesa che si aggirerebbe intorno ai 50mila euro, oneri contributivi compresi. I lavoratori si sono già rivolti ali sindacati per vedere rispettati i loro diritti. Nessun commento dagli eredi di Andrea Facchi, che detengono la proprietà dell'albergo. Il loro legale si limita a confermare l'interruzione del rapporto con il vecchio gestore e il subentro del gruppo Hotel Joli che si prepara alla riapertura.

Sergio Barducci

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