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Affollamento bus scolastici. Regioni chiedono 'DAD', Petitti-Morolli: “Sarebbe una sciagura”

Il Comune di Rimini: "Per il problema dei mezzi pubblici il Governo deve dare le risorse per ampliare le corse"

di Filippo Mariotti
14 ott 2020
Mattia Morolli ed Emma Petitti

All'indomani del varo del nuovo dpcm le Regioni sollevano preoccupazioni per la gestione del trasporto pubblico, che deve conciliare salute pubblica ed efficienza del servizio. È prevista per oggi una riunione preliminare al ministero dei Trasporti, poi la Conferenza delle Regioni farà le sue valutazioni.

Alcune Regioni spingono anche sulla didattica a distanza per decongestionare i trasporti, ma Conte sostiene la ministra Azzolina che afferma: "le scuole rimangano aperte". Pensiero che trova d'accordo l'assessore ai servizi educativi del Comune di Rimini, Mattia Morolli, ed Emma Petitti, presidente dell'Assemblea legislativa regionale. “Un nuovo ritorno strutturale alla didattica in remoto – sostiene Morolli – rappresenterebbe una sconfitta e una sciagura per il Paese da evitare ad ogni costo”. “La didattica a distanza – precisa – è una utilissima integrazione alle lezioni frontali, ma non può sostituirle”. Quindi “vanno trovate le risorse da parte del governo per ampliare le corse, anche attraverso personale dedicato, in relazione e in raccordo con le istituzioni scolastiche”.

“La scuola deve rappresentare una priorità per il nostro Paese – dice Petitti -, e anche a costo di ulteriori sforzi occorre lavorare per continuare le lezioni in presenza”. Ma sottolinea che non si può sottovalutare l'affollamento dei mezzi pubblici: “In questa fase – prosegue – dobbiamo tenere i nervi saldi, cercando di dare risposte per non vanificare il lavoro fatto in questi mesi”. La modalità di insegnamento online – rimarca la presidente - “non può surrogare quella mole di stimoli, di emozioni e di umanità che si generano tra i banchi”.


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