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Bollette: Assofloro, comparto ko, aumenti fino al 1.200%

10 ott 2022
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Aumenti fino a oltre il 1.200% in più rispetto allo scorso anno per il settore florovivaistico (fa riferimento alla coltivazione in vivaio di piante e fiori) messo in ginocchio dal caro bollette. È Assofloro a raccogliere i drammatici dati del comparto, entrando nel dettaglio di ogni singola voce di spesa. Per l'energia elettrica l'aumento medio riscontrato a gennaio 2022 rispetto allo stesso mese 2021 è del 35%, mentre nel periodo luglio 2021/2022 è del 97%. Numeri altrettanto negativi per il gasolio dove si è registrato +45% nel periodo gennaio 2021/2022 e +80% in quello di marzo. Peggio ancora è il dato del metano con +653% da gennaio 2021 a gennaio 2022, +694% nel periodo giugno 2021/2022 e +1.212% in quello di luglio.

"Il nostro non è solo un grido di allarme ma una necessità a intervenire subito", spiega la presidente di Assofloro Nada Forbici, lanciando un appello alle istituzioni, "le aziende sono ad un bivio, si chiedono se continuare a produrre rischiando il fallimento oppure fermarsi e sospendere la produzione, perché ogni mese in più che trascorre le porta a erodere i propri risparmi per pagare le bollette". Ed è la floricoltura in serra tra le filiere produttive che più risentono dell'incremento dei costi energetici, già provata dal lockdown e dalle conseguenze sui mercati del conflitto Russia-Ucraina; un settore fortemente legato alla stagionalità con tempi e dinamiche specifici. Non è possibile rinviare la produzione, come accade in altri comparti: per crescere le piante hanno bisogno di un determinato tempo e, per le varietà legate a una stagione, il rischio è saltare totalmente il ciclo produttivo annuale.





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