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Italia: stretta anticovid, stop feste in piazza e discoteche, super pass in bar e musei

24 dic 2021
Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Il Consiglio dei Ministri vara una nuova stretta anti contagio con la variante Omicron che fa registrare il record assoluto di positivi e maggiore pressione sui reparti ospedalieri.  Niente feste in piazza e discoteche chiuse fino al 31 gennaio, niente più caffè al bancone per i non vaccinati, super pass per andare in un museo o in palestra, mascherine Ffp2 obbligatorie per bus e metropolitane, andare allo stadio o al cinema, tamponi a campione per chi entra in Italia anche dai valichi di frontiera, 9 milioni per garantire uno screening nelle scuole e assicurare il rientro in sicurezza dopo le vacanze. Con Omicron salita al 28% dei casi e destinata ad esplodere nelle prossime settimane, il governo vara l'ennesimo decreto ma è scontro sull'obbligo vaccinale nel mondo del lavoro.

Il testo approvato all'unanimità non prevede infatti l'obbligo di vaccino né per i dipendenti della Pubblica Amministrazione né per altre categorie.



Per accedere a Rsa e hospice, invece, si dovrà aver fatto il booster oppure, se si hanno solo due dosi, bisognerà fare anche il tampone. Inoltre dal primo febbraio il Green pass varrà 6 mesi poiché ormai è certo che la protezione dei vaccini cala fortemente dopo 180 giorni. La misura scatterà dunque tra 40 giorni proprio per dare tempo a tutti coloro che non la hanno ancora fatta di fare la terza dose. Con un'ordinanza del ministero della Salute verrà inoltre anticipata ulteriormente la possibilità di fare il booster: da 5 a 4 mesi. 

"Siamo distrutti. Si è cancellato un intero comparto produttivo del nostro Paese. Da oggi 200mila persone sono a casa senza sapere il motivo per cui loro e solo loro sono a casa e non potranno lavorare. Trovo intollerabile che sulla pelle di queste persone e di queste imprese si cerchino di risolvere i problemi del Paese". E' il commento di Gianni Indino, presidente Silb dell'Emilia-Romagna, allo stop alle discoteche. Domani il sindacato si riunirà "per trovare una condivisione su azioni da intraprendere perché si ponga fine a questo comportamento delittuoso nei confronti del nostro settore".





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