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Accordo UE: ampia condivisione sulle linee da adottare

Domani Motus Liberi e il Gruppo Misto insistono sul referendum. Approvato quasi all'unanimità anche un odg sul conflitto in medio oriente per una conferenza Internazionale di pace

di Luca Salvatori
15 mar 2024
Accordo UE: ampia condivisione sulle linee da adottare

Sull'accordo di Associazione con l'Unione Europea l'aula consiliare si compatta e approva quasi all'unanimità un ordine del giorno sottoscritto da tutti i gruppi, ad eccezione del Gruppo Misto. All'esito del voto, su 44 presenti, 43 i favorevoli ed un solo astenuto.

Il testo prende atto del documento sull'implementazione dell'accordo predisposto dal Segretario di Stato agli Affari Esteri Luca Beccari che prevede che il paese si doti di un apparato amministrativo e tecnico dedicato, coinvolgendo parti sociali e cittadinanza, garantendo nel contempo il funzionamento della commissione mista, nella fase di transizione verso la nuova legislatura.

L'ordine del giorno impegna il Governo ad assicurare al Dipartimento Affari Europei e alla Missione a Bruxelles le opportune risorse per la gestione di questa fase ed anche ad istituire una “task force”, in collaborazione con l'Università, capace di coadiuvare la presenza di enti e aziende sammarinesi ai progetti finanziati dall'Unione Europea.

Nel corso del lungo dibattito che ha preceduto la definizione dell'odg, quasi tutto l'arco parlamentare si è espresso positivamente rispetto all'Accordo. Per Sandra Giardi, di Demos – Gruppo Misto, occorrerà però consultare la popolazione con un referendum, auspicato anche da Maria Luisa Berti di Npr e Mirko Dolcini di Domani Motus Liberi, secondo il quale si dovrebbe tenere prima della ratifica da parte del Consiglio.

L'aula ha anche approvato con 44 favorevoli e un non votante un ordine del giorno sul conflitto in medio-oriente che inizialmente era stato presentato da Libera e successivamente è stato ritoccato e sottoscritto da tutti i gruppi. Il testo impegna la Repubblica di San Marino affinché sostenga formalmente la proposta di organizzazione di una Conferenza Internazionale di Pace continuando ad appoggiare, in sede bilaterale e multilaterale, ogni iniziativa ai fini dell’immediata cessazione delle ostilità nel conflitto in corso dopo l’attacco terroristico di Hamas del 7 ottobre 2023.

Il Consiglio tornerà a riunirsi lunedì prossimo per prendere in esame e votare le ultime istanze d'Arengo del semestre.





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