Consiglio. Si bypassa la riforma tributaria. I primi di agosto l’apertura istituzionale della crisi

In Aula arriva la lettera che l’Associazione dell’industria ha inviato a tutti i parlamentari. E’ un appello accorato alla responsabilità, davanti a una crisi aperta, secondo l’Anis, solo in nome di logiche partitiche e di inqualificabili lotte personali. Una crisi, scrivono gli industriali, incomprensibile e ingiustificabile. All’Aula si chiede di condividere una strategia per portare il Paese fuori dalla crisi. Indispensabile, allora, rispondere alle sollecitazioni del Fondo Monetario Internazionale, superare la prossima verifica Ocse, arrivare alla doppia ratifica dell’accordo con l’Italia, uscire dalla black list, implementare nuovi accordi con l’Italia e con l’Europa. Assoindustria chiede anche risposte ai problemi legati al pareggio di bilancio, la riforma tributaria, il rilancio dell’economia. Problemi condivisi ma che comporterebbero una sorta di governo delle larghe intese che in pochissimi vogliono. Lo dice il segretario della dc. Vediamo le cose da fare di qui alle elezioni. Ma se ho solo il sospetto che questo debba servire per rimettere in gioco tutto, darò immediatamente le dimissioni. Il Consiglio verrà sciolto in agosto, per andare alle urne. Non ci sono le condizioni politiche per discutere la riforma tributaria. Dalle opposizioni arriva la disponibilità ad adottare gli interventi per mettere in sicurezza il Paese. Il psd ribadisce l’assonanza di idee trovate con il gruppo dirigente della dc, con alleanza popolare e noi sammarinesi, ma anche con altri gruppi e singoli consiglieri. Al Paese, dice, va data una risposta immediata che, con la soluzione sul fronte delle alleanze, certifica il rilancio del programma nella direzione della trasparenza e del rafforzamento del ruolo di rispetto delle regole internazionali.
Nel video le interviste a Marco Gatti, Pdcs e Giovanni Lonfernini, Upr.

Sonia Tura