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Finanziaria 2006 discussa in Congresso

7 nov 2005
Finanziaria 2006 discussa in Congresso
Non sarà una finanziaria assistenzialista, un documento di bilancio vecchia maniera, ma una finanziaria innovativa, che investe sulla responsabilità e sugli obiettivi da perseguire. Così il Governo definisce il bilancio preventivo 2006, per il quale giovedì terrà un nuovo incontro con le parti sociali e le categorie economiche. L’ultimo prima dell’avvio dell’iter parlamentare che prevede la presentazione della finanziaria in Consiglio Grande e Generale entro il 20 novembre, per la prima lettura e l’adozione nel mese di dicembre. “Una finanziaria - spiega il segretario di stato Pier Marino Mularoni – che riduce la spesa corrente, seppure in maniera contenuta, e prevede risorse da destinare agli investimenti e all’ammodernamento”. 570 milioni di euro, in totale, l’importo del bilancio 2006 per la spesa generale, che somma le uscite correnti e quelle dovute agli investimenti, con un pareggio di bilancio già annunciato e che viene confermato.
49 milioni e 550 mila euro saranno stanziati per l’ISS, mentre 9 milioni e mezzo per il settore socio sanitario. Un incremento, rispetto allo scorso esercizio, di 500 mila euro. A questi si aggiunge un capitolo pluriennale, dell’importo di 1 milione di euro all’anno, per un adeguamento tecnologico della struttura sanitaria, sia per strumenti diagnostici che per attrezzature chirurgiche. Poi l’annunciato fondo di perequazione previdenziale e di sostengo ai nuclei famigliari, per 1 milione e mezzo di euro. Stessa cifra destinata al commercio e turismo, in conto interessi per il credito agevolato. Una somma che il governo si aspetta metta in moto investimenti di privati nell’ordine di 16 milioni di euro, per ridare competitività ad un settore trainante dell’economia. Sale il contributo per l’acquisto della prima casa, da 18 a 25 milioni di euro, mentre, sempre sul fronte sociale, si pensa ad un articolo per potenziare il servizio mense, insieme con il fondo servizi sociali. 4 milioni di euro saranno invece destinati alla ricerca e lo sviluppo, per favorire l’insediamento e l’operatività di imprese ad alta specializzazione. “C’è un insieme di provvedimenti – specifica il Segretario all’Industria, Claudio Felici – che sintetizza l’impegno del Governo e che la finanziaria prevede destinando le risorse necessarie, finalizzate a progetti di sviluppo. Interventi – aggiunge – che contribuiscono ad alimentare la fiducia nel futuro e nel mantenimento delle condizioni di benessere”.
“Alle cose fatte – gli fa eco Pier Marino Mularoni – vanno aggiunte le cose non fatte, e in queste – spiega – ci sono i mancati aumenti, ad esempio, delle tariffe dei servizi, gas, luce e acqua, che in altre realtà, come quella italiana, pesano invece sulle famiglie in misura di circa 200 euro per nucleo famigliare”.
Sul fronte della politica estera il Congresso di Stato ha dato mandato al segretario Berardi di sottoscrivere l’accordo contro le doppie imposizioni fiscali con il Regno del Belgio, per il quale già gli accordi tecnici e politici sono stati raggiunti. Un tassello importante, è stato definito, nell’insieme della linea di rapporti bilaterali che la politica estera sta portando avanti.
Firmato, dal Governo, anche l’accordo con le organizzazioni sindacali per la stabilizzazione dei precari di seconda fascia, decisa la riapertura dei concordati per la forfetizzazione e per i rimborsi della monofase, fermi da diversi anni. I termini sono stati riaperti per gli anni che vanno dal 1994 al 2001 e dal 2001 al 2004. Il Segretario alle Finanze ha presentato anche un decreto relativo alla questione degli appalti per le opere pubbliche. Un intervento – ha spiegato – per creare un sistema in grado di non ingenerare differenze fra le imprese, interne ed esterne, e parificare tutte quelle che intendono concorrere agli appalti.

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