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Pdcs: in Consiglio Centrale la valutazione sulla sussistenza delle condizioni per la prosecuzione della legislatura

Politica in fermento: RF attacca Ar e Berti per la lettera ai neo-sammarinesi; Giovagnoli e Ciacci promuovono l'alleanza "Libera-Psd-Ps"; Elego parla di "definitivo fallimento dell'aggregazione socialista"

di Luca Salvatori
22 feb 2024
Sede Pdcs. Immagine di repertorio

Sono ore cruciali sul fronte politico. Durante il Consiglio Centrale della Democrazia Cristiana, organo deliberativo del partito riunitosi ieri sera, la maggior parte degli intervenuti ha rimarcato la necessità di compiere nel più breve tempo possibile una valutazione sulla sussistenza delle condizioni per la prosecuzione della legislatura, con l’obiettivo di non farsi trovare impreparati di fronte all'eventualità di uno scioglimento del Consiglio. Definita quindi la linea strategica da adottare, a partire da alcuni punti fermi: prioritariamente la governabilità e l’attuazione dell’Accordo di Associazione con l’Unione Europea. Confermati nella sostanza gli orientamenti indicati, la sera prima, dalla Direzione. La definizione della piattaforma programmatica e delle alleanze per le elezioni – precisa la nota ufficiale di via delle Scalette – dovrà avvenire all'insegna della massima condivisione con la base del partito rappresentata dalle sezioni. Emersa inoltre la volontà di un ampliamento del confronto con le forze di maggioranza ed opposizione, al fine di garantire un percorso di continuità che rappresenti la naturale prosecuzione dell’attuale legislatura.

Repubblica Futura, nel frattempo, rincara la dose contro Alleanza Riformista e il Segretario di Stato agli Interni Berti, per il caso della lettera ai neo sammarinesi naturalizzati per un evento conviviale a Riccione, chiedendo come sia possibile che AR abbia l'anagrafica dei nuovi cittadini e rievocando il cosiddetto festino del 1° aprile in periodo di restrizioni per il Covid.

Intanto, con un comunicato congiunto, i segretari di Libera Ciacci e del Psd Giovagnoli, illustrano la visione politica alla base dell'alleanza dei due partiti e del PS, definita come “l’elemento più significativo delle prossime elezioni”. “La futura legislatura, per i nostri partiti – affermano - dovrà essere quella in cui tutti gli sforzi prodotti dal Paese negli ultimi tre lustri, troveranno ricompensa attraverso la messa a frutto delle tante potenzialità dell’Accordo di Associazione che si sta per firmare”. Necessario dunque – sostengono Giovagnoli e Ciacci - il massimo, non più rinviabile, coinvolgimento della cittadinanza sui contenuti, da cui dovrà scaturire una linea programmatica e politica per il Paese votata al cambiamento.

Elego parla invece di definitivo fallimento dell'aggregazione socialista e guarda al centro per una collaborazione con la Dc dando il mandato al proprio gruppo di dirigente per aprire il confronto con altri partiti presenti nello scacchiere politico.





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