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Pdcs-Ns: la candidatura di Bollini

25 ott 2012
Pdcs-Ns: la candidatura di Bollini
Mi candido perché ho fatto buone cose nella mia vita professionale e ora mi metto a disposizione del Paese con idee chiare
“Mi chiedete perché a 61 anni decido di candidarmi alle elezioni nella lista Bene Comune? Semplice, perché innanzitutto ho sempre lavorato per il bene di San Marino nel mondo dello Sport. Poi nella mia vita professionale in giro per il mondo, ho imparato che quello che contano sono le idee, non l’età. Rottamiamo le idee stupide, non chi ha buone idee”.
Germano Bollini, 61 anni, sammarinese, è un neofita della politica. Ma non dello sviluppo di San Marino. A lui si devono 15 anni di Gran Premio di F 1 di San Marino, il consolidamento del Rally di San Marino e la nascita del Rally Legend: “Uno spettacolo sportivo – spiega Bollini – ma che veicola il nome di San Marino nel mondo. Ed è quello di cui abbiamo bisogno. Una città commerciale vive di promozione, qui non abbiamo spazi per grandi industrie, ma per un’offerta commerciale di prim’odine. Il problema, oggi, è semmai quello dei collegamenti a San Marino”. Bollini è stato al vertice di GLS, uno dei maggiori corrieri mondiali. La logistica è la sua materia preferita.
“Per arrivare a San Marino sarebbe molto interessante potenziare la struttura aeroportuale in area Torraccia per jet privati o comunque per aerei con un numero contenuto di passeggeri. Un Paese moderno e di solide tradizioni come il nostro, non può vivere senza uno scalo accessibile ad una clientela d’élite”.
Ma l’aeroporto di Rimini non è troppo distante da San Marino…”Sfido chiunque abbia un appuntamento a San Marino a fare la statale da Rimini e arrivare in orario. Come minimo ritarda, quando non gli capita un incidente. Quindi, migliorare la viabilità: la superstrada va potenziata per garantire un facile e sicura viabilità per San Marino”.
“Una necessità di San Marino – commenta ancora Bollini – è che deve fare di più sul piano internazionale. Occorre un posizionamento internazionale più qualificato rispetto all’attuale. Un lavoro di diplomazia e di infrastrutture come ho detto prima”.
Sono convinto che abbiamo buone carte da giocare, solo che utilizzassimo a tempo pieno e diversamente il palazzo dei congressi. Gli uffici pubblici che oggi ospita, li possiamo trasferire: riportiamo la struttura ad essere il fiore all’occhiello di San Marino, il suo ‘cuore’ pulsante. Io ci credo. E’ un bene comune”.

Comunicato stampa

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