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75 anni del Consiglio d'Europa, la Reggenza: "I suoi valori vengano promossi ed insegnati anche ai più giovani"

Il messaggio dei Capitani Reggenti Alessandro Rossi e Milena Gasperoni. Il Coe venne fondato il 5 maggio 1949. San Marino è paese membro dal 1988.

di Luca Salvatori
5 mag 2024
I Capitani Reggenti Alessandro Rossi e Milena Gasperoni
I Capitani Reggenti Alessandro Rossi e Milena Gasperoni

Il Consiglio d'Europa compie 75 anni. La ricorrenza, sottolineata da un messaggio ufficiale dei Capitani Reggenti.

Il 5 maggio del 1949 nasceva il Consiglio d'Europa di cui San Marino è paese membro dal 16 novembre 1988. “In questi 35 anni dall’adesione – sottolinea la Reggenza, nel messaggio ufficiale per la ricorrenza - ne abbiamo costantemente e convintamente sostenuto i valori” di promozione e protezione dei diritti umani, democrazia e stato di diritto, riconoscendoli all'articolo 1, come parte integrante della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento sammarinese.

La Reggenza ricorda il prioritario rispetto della Convenzione Europea dei Diritti dell'Uomo ed anche gli importanti traguardi raggiunti con le convenzioni, contro la violenza alle donne e per la protezione dei minori, ed altri strumenti normativi in tema di tratta di esseri umani, criminalità informatica, protezione dei dati, tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze, lotta contro l’incitamento all’odio, sicurezza dei giornalisti.

Auspicata, dunque, la trasmissione ai giovani dei valori che stanno alla base del Consiglio d'Europa, anche con l'educazione alla cittadinanza nel contesto scolastico. La Reggenza rimarca infine come l'anniversario odierno rappresenti una solenne occasione per rafforzare l'impegno comune e universale contro ogni forma di sopraffazione, di violenza e di intolleranza per condurre l’umanità alla concordia e ad una coesistenza pacifica.

Il messaggio integrale della Reggenza

Il 5 maggio 1949 è la data della fondazione del Consiglio d’Europa, di cui ricorre quest’oggi il 75° anniversario, e la Repubblica di San Marino si unisce alle celebrazioni dell’odierno solenne traguardo, promosse dai Vertici del Consiglio d’Europa, a testimonianza dell’impegno e del sostegno profusi incessantemente dal nostro Paese in seno a questa Organizzazione. Una condivisione di intenti è ciò che ci unisce fin dallo storico momento dell’adesione, avvenuta il 16 novembre del 1988, che ha visto divenire San Marino il 23° Paese membro.

In questi 35 anni dall’adesione ne abbiamo costantemente e convintamente sostenuto i valori e i principi fondativi, contraddistinti dalla promozione e protezione dei diritti umani, della democrazia e dello stato di diritto: valori immensamente preziosi per un piccolo Paese quale il nostro che, nell’articolo 1 della Dichiarazione dei Diritti dei Cittadini e dei Principi Fondamentali dell’Ordinamento sammarinese “riconosce, come parte integrante del proprio ordinamento le norme di diritto internazionale generalmente riconosciute e conforma ad esse i suoi atti e la condotta”.

Gli innegabili progressi compiuti in questo periodo dalla Repubblica di San Marino sono dovuti anche al contributo del Consiglio d’Europa, sia tramite le numerose Convenzioni ratificate e attuate dalla Repubblica, sia attraverso le raccomandazioni e i suggerimenti emanati dagli organismi che lo compongono.

Una tale collaborazione ci ha accompagnati nella realizzazione di importanti riforme volte in primis al bene comune dei cittadini nei più svariati ambiti, dalla difesa dei diritti di ogni individuo, a quello economico-finanziario, sino alla lotta alla corruzione. Il Consiglio d’Europa, composto da 46 Stati membri, è chiamato a rappresentare e ad agire in nome di 700 milioni di cittadini nel mondo. In questo contesto, la Repubblica di San Marino intende continuare a porsi con impegno e orgoglio, al pari di tutti i Paesi membri, nel perseguimento degli obiettivi delineati dall’Organizzazione.

Con questo spirito, San Marino collabora con il Consiglio d’Europa per far fronte alle principali sfide che il nostro Continente sta affrontando: dal sostegno all’Ucraina, all’attenzione allo sviluppo dell’intelligenza artificiale, al rispetto dell’ambiente, alla cooperazione internazionale e con l’Unione Europea. Dal 4° Vertice dei Capi di Stato e di Governo tenutosi a Reykjavik lo scorso maggio 2023, è emersa la necessità di rilanciare con forza i principi e i valori universali che ci uniscono, tesi a favorire la democrazia, la pace e la stabilità attraverso il rispetto del diritto internazionale. Prioritario è il pieno rispetto della Convenzione europea dei diritti dell’uomo attraverso la puntuale esecuzione delle sentenze della Corte, il cui essenziale lavoro ha fatto del Consiglio d’Europa la principale organizzazione del continente a difesa dei diritti umani.

Ai traguardi raggiunti attraverso la giurisprudenza della Corte Europea, si aggiungono i tanti successi delle Convenzioni adottate dal Consiglio d’Europa nei suoi numerosi ambiti di competenza: basti citare la Convenzione di Istanbul sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica, la Convenzione per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e gli abusi sessuali, nonché gli ulteriori strumenti normativi e di indirizzo aventi ad oggetto tematiche altrettanto fondamentali quali la tratta di esseri umani, la criminalità informatica, la protezione dei dati, la tutela dei diritti delle persone appartenenti a minoranze, la lotta contro l’incitamento all’odio, la sicurezza dei giornalisti.

Mentre celebriamo il suo 75° anniversario, il Consiglio d’Europa deve continuare a profondere il proprio impegno per fronteggiare in modo sempre più efficace la complessa contingenza storica, dimostrando la sua notevole capacità di adattamento e la sua eccezionale determinazione nell’affrontare le numerose sfide del presente. San Marino, forte sostenitore del dialogo internazionale e della costruzione della pace attraverso lo strumento del multilateralismo, ha sempre garantito il proprio contributo a questa Organizzazione, condividendo i valori comuni di giustizia, solidarietà, di comprensione dell’Altro e delle libertà altrui, del rispetto e dell’accettazione delle pluralità.

È quanto mai importante che questi elevati valori vengano promossi ed insegnati anche ai più giovani, poiché essi rappresentano il tessuto stesso del futuro del Paese. A tale scopo, è sempre più rilevante il ruolo che l’educazione alla cittadinanza assume nel contesto scolastico affinchè il rispetto della diversità culturale diventi arricchimento personale e collettivo. In virtù di queste considerazioni, la Reggenza auspica che, non appena celebrate le elezioni politiche e insediato il nuovo Consiglio Grande e Generale, si preveda, entro il corrente anno, un momento di approfondimento dell’anniversario che oggi ricorre, così come proposto dall’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa.

Nel frattempo, vogliamo rimarcare, ancora una volta, come la ricorrenza odierna debba rappresentare una solenne occasione per rafforzare l'impegno comune e universale contro ogni forma di sopraffazione, di violenza e di intolleranza, nella piena fiducia che l’impegno sinergico e trasversale compiuto in favore di questi valori, insieme all’attività sino ad oggi compiuta con condivisa convinzione, possano condurre l’umanità ad una coesistenza pacifica e alla concordia. In conclusione, formuliamo al Consiglio d’Europa gli auguri più fervidi per una positiva prosecuzione dell’espletamento del proprio Alto mandato.





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