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Piano sanitario: il dibattito in Consiglio

29 ott 2005
Piano sanitario: il dibattito in Consiglio
È un riordino a tutto campo, quello che si sta profilando per la sanità sammarinese, un intervento di ammodernamento per adeguare la struttura sanitaria e socio sanitaria del paese introducendo criteri di programmazione. Una sanità cresciuta in questi 50 anni seguendo linee autonome e che oggi – è stata sottolineato – viene programmata perseguendo un forte rilancio di quelle che sono ritenute le esigenze primarie, prevedendo una riflessione sui servizi accessori. Un piano elaborato dall’authority per impostare le linee di sviluppo e sul quale il dibattito si è sviluppato registrando diversi interventi e diverse posizioni. La più critica, quella di Augusto Casali, che ha puntato il dito sulle scelte recenti in ambito sanitario, definito inquietante quello che sta avvenendo all’Ospedale e parlato di eccessiva burocratizzazione del sistema. Un intervento che ha sollevato la reazione del Presidente del PSD, Morganti: “Non si può denigrare un progetto fatto da professionisti – ha detto – solo perché non si condivide un fattore politico. L’Iss – ha aggiunto – è un caposaldo del nostro stato e non solo dobbiamo conservarlo ma valorizzarlo, chi denigra – ha concluso – è perché si trova fuori da certi schemi culturali. E di lamentele ha parlato anche Romeo Morri, dei Popolari, indicando in particolare l’operato del Direttore Generale, citando, in proposito, posizioni recenti anche della Democrazia Cristiana. Questo – ha spiegato il segretario Rossini – è un indirizzo generale per un piano vero e proprio che verrà. Un lavoro fatto da tecnici sammarinesi, giovani e molto preparati. Alla fine il voto sull’ordine del giorno, che approva le linee e impegna il governo a predisporre il piano sanitario e quello socio-sanitario, avvalendosi del supporto tecnico dell’Authority. Dopo il parere obbligatorio della Consulta Sociale e sanitaria dell’ISS i due documenti verranno sottoposti al Consiglio Grande e Generale entro il 15 gennaio 2006. Adottati anche altri provvedimenti in seconda lettura, primo fra tutti l’accordo fra Governo e Sindacati sul contratto del pubblico impiego. L’assemblea parlamentare ha approvato anche la manovra di assestamento del bilancio ì, con la quale nuove risorse sono state stanziate per gli investimenti e la copertura del fondo pensioni dei lavoratori dipendenti. Nonostante questi interventi – ha spiegato il Segretario di Stato alle Finanze, Pier Marino Mularoni – il bilancio dello Stato mantiene la previsione di pareggio. In totale sono stati stanziati per gli investimenti 800 mila euro, destinati, nel dettaglio al mantenimento e la creazione di strade, per 450 mila euro; per l’edilizia scolastica, 275 mila euro, mentre la somma rimanente, 85 mila euro, sarà investita in beni mobili. La manovra straordinaria per la copertura del fondo pensione dei lavoratori dipendenti sarà di circa un milione e 50 mila euro. Aumentato anche il budget dell’ISS, di 500 mila euro per il settore sanitario, 900 mila per il socio sanitario, mentre 7 milioni di euro vengono destinati al ripristino del patrimonio dell’ISS.
Approvata, dall’assemblea anche la legge quadro di tutela dei consumatori e degli utenti, strettamente correlata alla legge sul commercio, che tra breve approderà in aula consigliare per la seconda lettura. Una legge, quest’ultima, sulla quale c’è da registrare una presa di posizione di alcuni consiglieri DC di Serravalle, che lamentano l’assenza di un emendamento che tenga conto del problema sollevato, relativo allo svuotamento dei centri storici. Una lamentela che rivolgono anche al loro stesso partito per quella che definiscono una scarsa considerazione sulla questione.
La legge quadro adottata si propone di assicurare la più ampia tutela dei consumatori, riconoscendo e garantendo come fondamentali i loro diritti e da mandato al Congresso di Stato per preparare, entro 36 mesi, la legge specifica. Per proseguire con i testi adottati in questa seduta citiamo anche l’elenco degli immobili con valore di monumento, le norme in materia di procedura civile, le disposizioni in materia di sicurezza degli impianti.

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