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Rete sulla maggioranza: “Spettacolo penoso, davanti a un Paese che chiede riforme”

di Annamaria Sirotti
19 dic 2023
Nel video, l'intervista alla Capogruppo di Rete, Daniela Giannoni
Nel video, l'intervista alla Capogruppo di Rete, Daniela Giannoni

“Un Governo a fine corsa, che non ha più nulla di programmatico, che non risponde ai bisogni della gente, in testa, caro-vita e caro-mutui”. Lapidario il Segretario, Emanuele Santi, che subito affonda sulle dinamiche interne alla maggioranza: “Teatrino che mette in scena uno spettacolo penoso, davanti a un Paese che chiede riforme strutturali”, dice, mentre legge l'emendamento congiunto Libera-PDCS - su un tema forte quale l'UE - come “un segnale di spaccatura verso tutti gli altri partiti di opposizione e, in parallelo, un messaggio forte della Dc ai suoi, salvo successivamente riconfermare un percorso comune, con un comunicato”.

Per Matteo Zeppa, poi: “un comportamento fuori da ogni logica politica, visto che il decreto sulla Commissione Mista non ha scadenza”. Stoccata, ancora, al PSD che – dice Santi – “porta in riunione i titolari effettivi, in sostituzione dei prestanome congressuale e consiliari”. E sulla presunta partecipazione di Stolfi e Andreoli all'incontro al Begni, proprio Rete ieri ha presentato una interpellanza sottoscritta da tutte le minoranze: “Liberi di scegliere i propri interlocutori, ma esponenti di quella classe politica – interviene Giovanni Maria Zonzini - non devono più avere credibilità e legittimità”.

Insomma, è netta la presa di distanza: “Al di là delle alleanze, vorrei ricordare a tutta la politica che stiamo affrontando una finanziaria, quindi, un momento importante per il Paese – dice il capogruppo Daniela Giannoni - che dà le linee economiche per il prossimo anno. A quanto pare, si sono tutti un po' dimenticati, per dare spazio ai teatrini politici, emendamenti solamente a due partiti, litigi in maggioranza, riunioni a Palazzo Begni con personaggi dal passato. Rete prende le distanza da tutto questo. Continuiamo a fare le proposte e ad emendare la finanziaria, con soluzioni programmatiche e pragmatiche, nonostante ormai sappiamo tutti che la legislatura è giunta al termine”.

Emendamenti di Rete, che Zonzini passa in rassegna: “imposta sulle TLC, recupero dei contributi previdenziali (a completamento della riforma previdenziale – l'unica – dice – varata in questa legislatura); l'introduzione del reato di traffico di influenze; depenalizzazione della cannabis per uso personale, misure contro il caro affitti, per il diritto all'abitare”. Sui tempi della Finanziaria in Aula, disponibili al dialogo per agevolare i lavori, ma incalza Zeppa: “attendiamo che il 'pluri-commissariato' Gatti si decida a sedersi subito al tavolo - emendamenti alla mano – per definire che cosa sia accoglibile oppure no”.

E per la prossima legislatura, correrete da soli? “La nostra decisione, sì, – conferma Daniela Giannoni - è di correre da soli, fare le nostre proposte di riforme e di soluzioni per il Paese e, sulla base di quelle, dialogare per eventuali alleanze post voto”.

Nel video, l'intervista alla Capogruppo di Rete, Daniela Giannoni





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