Questo il senso della serata al Concordia, presenti il comandante superiore delle Milizie, Rosolino Martelli, il segretario del Congresso militare, Francesco Giovagnoli, il capitano delle Milizia Alessandro Zanotti e il Furiere Stefano Volpinari.
La serata era iniziata con il saluto del presidente del Forum Giorgio Chiaruzzi e del segretario alle politiche giovanili Pier Marino Mularoni.
Per entrare in argomento e scoprire qualcosa di più dell’”Anima “ del corpo militare è stato trasmesso il documentario “ Io se fossi…”: produzione San Mario Rtv, dedicata proprio alla celebrazione dei 500 anni della Milizia Uniformata.
In platea i giovani che fanno parte del Forum e i meno giovani che da anni vestono la divisa, anche con militanza di 50 anni.
I più sono entrati per tradizione famigliare, altri per senso dello stato, ma tutti spinti dalla voglia di far parte di un simbolo. “Identità” la definisce il generale Martelli. Anche se significa sacrifici e l’addestramento non è semplice, come hanno ricordato i militi nelle testimonianze.
L’obiettivo dell’incontro era sensibilizzare le nuove generazioni ad entrare all’interno di questa istituzione, tra le più rappresentative della nostra repubblica.
E per il futuro la speranza di allargare il corpo, attualmente di un 80ina di elementi, e di usufruire di spazi maggiori del Quartiere. Altro fattore che lega un po’ tutti: il cameratismo, che fa delle Milizie una grande famiglia. E dal 2004 ne sono entrate a far parte anche le donne. A oggi diventate sei.
La serata era iniziata con il saluto del presidente del Forum Giorgio Chiaruzzi e del segretario alle politiche giovanili Pier Marino Mularoni.
Per entrare in argomento e scoprire qualcosa di più dell’”Anima “ del corpo militare è stato trasmesso il documentario “ Io se fossi…”: produzione San Mario Rtv, dedicata proprio alla celebrazione dei 500 anni della Milizia Uniformata.
In platea i giovani che fanno parte del Forum e i meno giovani che da anni vestono la divisa, anche con militanza di 50 anni.
I più sono entrati per tradizione famigliare, altri per senso dello stato, ma tutti spinti dalla voglia di far parte di un simbolo. “Identità” la definisce il generale Martelli. Anche se significa sacrifici e l’addestramento non è semplice, come hanno ricordato i militi nelle testimonianze.
L’obiettivo dell’incontro era sensibilizzare le nuove generazioni ad entrare all’interno di questa istituzione, tra le più rappresentative della nostra repubblica.
E per il futuro la speranza di allargare il corpo, attualmente di un 80ina di elementi, e di usufruire di spazi maggiori del Quartiere. Altro fattore che lega un po’ tutti: il cameratismo, che fa delle Milizie una grande famiglia. E dal 2004 ne sono entrate a far parte anche le donne. A oggi diventate sei.
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