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Auguri alla Venere di Milo

Sono passati 203 anni da quando un contadino che stava lavorando la terra scopri questa opera iconica

di Roberto Bagazzoli
8 apr 2023
Foto dal sito del Museo del Louvre di Thierry Ollivier
Foto dal sito del Museo del Louvre di Thierry Ollivier

Duecento tre anni e non dimostrarli, l'8 aprile di 203 anni fa, sull’isola greca di Milos, avveniva un ritrovamento eccezionale: l’Afrodite di Milo, meglio conosciuta come Venere di Milo.

A fare la scoperta non furono eminenti archeologi ma fu un contadino, il suo nome Yorgos Kentrotas che, mentre lavorava la terra, si ritrovò tra le mani la sinuosa statua di marmo bianco destinata a diventare un’icona per il mondo dell’arte.



L’opera greca, che alla sua scoperta era già priva di braccia, è stata attribuita dagli studiosi ad Alessandro di Antiochia e sembrerebbe risalire al 130 a.C.

Non si sa bene quale episodio mitologico volesse rappresentare lo scultore; molto probabilmente si tratta di una raffigurazione della dea Afrodite mentre porge il pomo d’oro a Paride.


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