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Clima e aggresività

Una ricerca effettuata su un campione di 4 miliardi di tweet tra il 2014 e il 2020 di utenti residenti negli Stati Uniti per capire come impatta il climate change sulla rabbia in rete.

di Roberto Bagazzoli
7 nov 2022
Foto di imustbedead  per Pexel
Foto di imustbedead per Pexel

Oltre ai danni nel medio lungo periodo allo stato del clima del nostro pianeta, le temperature anomale di questo periodo creano forti disagi anche nei rapporti tra le persone. Quando fa più caldo del normale, i discorsi d'odio online aumentano. Soprattutto su Twitter, ancora più in generale sui social media. Non è un caso perché quando fa più caldo, crescono atti di violenza urbana e perfino guerre e conflitti.



Così, dato che ormai è difficile contestare il cambiamento climatico, alcuni ricercatori hanno analizzato un campione di 4 miliardi di tweet tra il 2014 e il 2020 di utenti residenti negli Stati Uniti per capire come impatta il climate change sulla rabbia in rete.  In base ai risultati e attraverso altre ricerche, gli scienzati del Potsdam Institute for Climate Impact Research hanno scoperto che gli hate speech aumentano sui social quando le temperature superano i 30 gradi.


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