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Dominio keniano nell'Europa delle maratone

26 apr 2015
Dominio keniano nell'Europa delle maratone
Dominio keniano nell'Europa delle maratone
Due classiche maratone del Vecchio Continente in questa domenica di runners tra Madrid e Londra. Letteralmente invasa la capitale inglese, nove volte su dieci a predominio grigio e per un giorno vera e propria esplosione di colori in movimento, declinati in un boom di oltre 38.000 iscrizioni.
Impressionanti ed emozionanti i passaggi sotto Westminster Palace o l'attraversamento di Tower Bridge. La partecipazione è alle stelle, il running – nella seconda decade del 2000 – è disciplina e passione su cui scommettere.
Non per vincere facile, perché tanto vincono sempre loro: sulle sponde del Tamigi la vittoria è keniana. Il primo a tagliare il nastro in fondo a Parliament Street è uno che per la prima volta correva la maratona di Londra: si tratta di Eliud Kipchoge in 2h04'42'', capace di precedere il detentore del titolo Kipsang ed il primatista mondiale Kimetto, suoi connazionali.
In campo femminile il successo è per l'etiope Tigist Tufa – anche lei esordiente in questa 35° edizione londinese – davanti a Keitany e Tsegaye. A Joshua George il successo su sedia a rotelle in 1h31'31''.
Si è corso anche sulla Gran Vìa. La partecipazione è il denominatore comune: nonostante la pioggia e i 12 gradi di Madrid, il colpo d'occhio a Plaza de Colòn è uno spettacolo dinamico. A differenza della maratona londinese, il vincitore è tutto men che un esordiente: il primo ad essere sceso sotto le 2h10' – il keniano Ezekiel Kiptoo – ha concesso il bis ad un anno di distanza, sfondando stavolta il tetto dei 130 minuti: 2h12'00 per il ventiquattrenne che mette in bacheca il suo personale “doblete”, mettendosi alle spalle i 31.000 della Madrid che corre. Sul podio il connazionale Kipchirchir. Keniana anche la maratona femminile, con Monica Jepkoech a battere l'etiope Tigabea nello sprint finale.

LP

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