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Il ruolo della nazionale: il comunicato della FSGC

15 set 2006
Lo stadio Olimpico
Lo stadio Olimpico
Sbattuto in prima pagina, finito in aula consiliare: il sistema calcio rifiuta il ruolo del grande accusato. Via Campo dei Giudei affida ad un lungo comunicato la risposta alla polemiche del dopo Germania, con la precisa intenzione di non ingaggiare duelli. E’ inglese la presa di posizione del presidente Crescentini e di tutto il Consiglio Federale riunito ieri fino a tarda sera. Nella nota si leggono il rammarico e lo stupore per la serie di considerazioni scatenate dalle 13 reti al passivo. Tutte meritevoli di attenzione e risposta, ma la Federcalcio chiarisce che "non si sente strumento di umiliazione del paese. Tante sono infatti le dimostrazioni di grande considerazione che i vertici del calcio internazionale hanno verso la Fsgc e quindi, di rifesso, anche verso la Repubblica di San Marino". La presidenza Crescentini difende il lavoro di giocatori, tecnici e dirigenti: "riconosce un impegno e una serietà che vanno ben oltre i risultati spesso severi che il campo emette al confronto di nazioni così calcisticamente evolute". Ci sono regole di sportività e fair play alle quali una piccola federazione non deve mai venir meno anche al cospetto dei giganti. Lo “shampoo” tedesco è una pagina di storia che non fa piacere rileggere, ma non è né un dramma, né una vergogna nazionale. Quella sera in campo c’era una squadra espressione di 130 cittadini sammarinesi tesserati, senza passaporti facili o naturalizzazioni sospette. La serietà è anche questo. La serietà è uno stadio pieno (5.000 la sera della “mattanza”), con 4.000 tedeschi in Repubblica. Occasione, non disonore. Certo del ruolo di grande ambasciatore di San Marino nel mondo, il calcio si sente orgoglioso della sua nazionale. E si impegna per bocca del presidente federale a migliorare sempre per meritare un giorno anche l’applauso di chi oggi attacca il sistema e critica gli uomini che ne fanno parte.

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