Anche l’ultima trattativa ha confermato le difficoltà di questo avvio di stagione. Il lockout va avanti. Presidenti di società e giocatori non trovano l’accordo, e il piccolo spiraglio di vedere partire il campionato di basket più ricco del mondo termina nell’ennesima fumata nera. La lega non ha potuto far altro che prendere atto della decisione e rinviare altre due settimane di NBA. “Abbiamo sperato fino all’ultimo di poter trovare un accordo, ha dichiarato il commissioner David Stern, ma il sindacato ha troncato le discussioni”. Tutto questo significa che per la prima palla due della stagione occorrerà attendere almeno fino a dicembre. E’ servito a poco anche l’intervento di Barack Obama. Il presidente americano aveva sollecitato le parti a trovare un’intesa che non è ancora arrivata. I giocatori non intendono abbassare le pretese. La proposta di dividere gli introiti alla pari non è stata accettata dal sindacato, che non vuole scendere al di sotto del 52,5%. Le società confermano l’impossibilità di continuare a sostenere un sistema che porta a chiudere i bilanci in passivo. Resta comunque certo che a questo punto la stagione subirà un taglio netto, sempre se società e giocatori dovessero trovare un accordo, ma per ora non è nemmeno in programma un nuovo incontro.
Elia Gorini
Elia Gorini
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