L’ ennesima tegola si abbatte sul San Marino, alla vigilia della delicata trasferta di Teramo. Alberto Villa non si è allenato, a causa della febbre e probabilmente non verrà nemmeno convocato. Un’assenza che va ad aggiungersi a quelle di Faieta e Napolitano, squalificati, e di Ferraro, sempre alle prese con guai muscolari. Difficile anche il recupero di Davide Tedoldi, che soffre di una infiammazione agli adduttori e che, nella migliore delle ipotesi, finirà in panchina.
Dovrà dunque fare di necessità virtù, il tecnico Walter Nicoletti, con scelte praticamente obbligate in tutti i reparti.
La novità principale riguarda il centrocampo con l’inserimento, dal primo minuto, del giovane Amantini in coppia con Berardi, mentre saranno Buda e Turchetta ad agire sulle linee degli esterni.
Un settore, quello del centrocampo, che potrà fare affidamento anche sul ritorno di Tiziano Mottola. Recuperato dal punto di vista fisico, dopo il grave infortunio di ottobre, l’ex centrocampista della Roma primavera, siederà in panchina non avendo ancora i novanta minuti nelle gambe.
Per il resto poche alternative, in una sfida dove sarà necessario ritrovare carattere e tanta umiltà.
D’altra parte non contano i nomi, quando si va in trincea, ma solo chi è pronto a dare battaglia, con la consapevolezza che una vittoria significherebbe aggancio in classifica e vantaggio negli scontri diretti.
Dovrà dunque fare di necessità virtù, il tecnico Walter Nicoletti, con scelte praticamente obbligate in tutti i reparti.
La novità principale riguarda il centrocampo con l’inserimento, dal primo minuto, del giovane Amantini in coppia con Berardi, mentre saranno Buda e Turchetta ad agire sulle linee degli esterni.
Un settore, quello del centrocampo, che potrà fare affidamento anche sul ritorno di Tiziano Mottola. Recuperato dal punto di vista fisico, dopo il grave infortunio di ottobre, l’ex centrocampista della Roma primavera, siederà in panchina non avendo ancora i novanta minuti nelle gambe.
Per il resto poche alternative, in una sfida dove sarà necessario ritrovare carattere e tanta umiltà.
D’altra parte non contano i nomi, quando si va in trincea, ma solo chi è pronto a dare battaglia, con la consapevolezza che una vittoria significherebbe aggancio in classifica e vantaggio negli scontri diretti.
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