Il puntaccio serve poco al Savona e a pochissimo al Forlì. Al Morgagni è 1-1 dopo che per lunghi tratti i padroni di casa hanno pensato a prendere tutto e quello si avrebbe probabilmente svoltato. Ci hanno pensato dal diciassettesimo quando Capellini in mischia conferma una volta di più quanto sia mancato quest'anno ai vari allenatori che si sono succeduti sulla panchina dei galletti. Il Savona non esce di partita e al 36' arriva vicinissimo a riprenderla. Scappini di testa va più in alto di tutti e si ferma contro la traversa. Il Forlì prova anche a chiuderla, capisce che non è il caso di gestire e dopo l'intervallo la partita si apre e le squadre si spartiscono un colpo e un colpo. Sono passati 12 minuti quando i liguri tornano a galla: Scappini resiste alla marcatura di Catacchini, lo supera e mette Scotti a sedere. Biancorossi ripresa, ma non abbattuti. Nell'ultimo quarto d'ora può succedere tutto e il contrario di tutto. Intanto Melandri gira un cross di Casini e pareggia il conto dei pali. Le ultime due cose sono sogno e incubo insieme per i tifosi del Forlì che si alzano in piedi quando Melandri sfiora il vantaggio con un diagonale pericolosissimo. E che rischiano una domenica da cani quando la difesa si suicida e Sanna si presenta davanti a Scotti. Santo subito il portiere. Al capitolo "sangue bollente" chiedere di Catacchini pescato a dar via colpi proibiti ed espulso dall'arbitro Marini. Il Forlì ha ancora l'ossigeno attaccato, il Savona sta appena meglio.
r.c.
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