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Aeroporto di Rimini: dalla guerra all'ingresso di San Marino

12 feb 2004
Aeroporto di Rimini: dalla guerra all'ingresso di San Marino
Anno 1933, estate, la Compagnia Linee italiane inaugura un collegamento Rimini-Milano; l’aviazione ha da poco superato l’epoca pionieristica ma Rimini ha già una sua pista per il decollo e l’atterraggio di apparecchi. L’aeroporto è ancora in fase embrionale e tutto verrà bloccato dallo scoppio della seconda guerra mondiale: fino agli anni ‘50 il neonato scalo della città rivierasca verrà infatti adibito a base aerea militare. Gli anni duri dell’immediato dopoguerra sono da poco passati e dal Nord Europa iniziano a giungere charter carichi di turisti. Il boom economico è iniziato, Rimini – grazie anche ai prezzi relativamente bassi ed allo spirito d’iniziativa dei suoi cittadini - è tra le capitali del turismo europeo e in tutto il continente è grande la voglia di viaggiare e divertirsi. Sono gli anni d’oro dello scalo, charter provenienti dalla Scandinavia, dalla Germania e dall’Inghilterra atterrano a ciclo continuo, numerosi anche i voli di linea per Milano Linate, Roma Fiumicino e Francoforte. All’inizio degli anni ’70 Rimini è il terzo aeroporto italiano in termini di traffico. A questo punto iniziano i problemi, dalla metà degli anni ‘70 agli anni ‘90 lo scalo riminese attraversa fasi alterne per poi riprendersi, dal 1993, con un consistente flusso turistico dai paesi dell’ex Unione Sovietica. Primavera 1998: inizia il rapporto con la compagnia Low cost Ryanair. Il volo Rimini-Londra è un successo, in termini di passeggeri imbarcati, ma la partnership dura poco. Nel gennaio 1999 la direzione dell’aeroporto passa in mano alla SEA, si cerca di creare un network degli aeroporti del centro-nord Italia che abbia come riferimento il futuro scalo di Milano Malpensa; la crisi SEA però – determinata anche dalla scelta di investire in Argentina – rallenta ancora il definitivo decollo dell’aeroporto. L’ultima importante tappa di questa ricostruzione è storia di oggi. Nel 2002, con la delibera del Congresso di Stato n. 32, la Repubblica di San Marino acquisisce il 3% del capitale di Aeradria ed entra così a pieno titolo nella società che gestisce lo scalo di Miramare. Oggi, l’aeroporto “Federico Fellini”, è aeroporto di Rimini - San Marino.

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