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Grand Hotel Primavera: ad aprile prevista la riapertura

Silvano Andreani, gestore della struttura negli ultimi 10 anni: "Avremmo meritato un trattamento diverso”.

di Giacomo Barducci
29 gen 2022

Dopo il Palace Hotel anche il Grand Hotel Primavera chiude. La notizia è stata data nei giorni scorsi dalla testata online Libertas. La proprietà della struttura ha programmato una serie di importanti lavori di ristrutturazione e punta a riaprire, sotto una nuova conduzione, ad Aprile. Negli ultimi 10 anni l'hotel è stato gestito da Silvano Andreani e conta circa 20 dipendenti: “È un momento di grande sconforto – spiega Andreani – siamo subentrati nel Grand Hotel nel 2012 e in questi anni abbiamo apportato importanti migliorie. Questa scelta della società lascia sgomenti me, i dipendenti e tutti i nostri collaboratori”. I dipendenti inoltre, riporta Libertas, si sarebbero impegnati di versare alla proprietà una mensilità all'anno ciascuno per aumentare l'importo dell'affitto già riconosciuto dal gestore.




Sentito l'avvocato Luigi Mazza, legale della società, spiega che la gestione già da tempo era a conoscenza dei lavori di ristrutturazione. “L'affitto con relativa licenza temporanea – spiega Mazza – terminava il 19 ottobre 2021. La proprietà, su richiesta della gestione, lo ha prorogato fino al 19 gennaio 2022 per consentire alla gestione di proseguire l'attività per il periodo natalizio. Tale contratto di proroga – specifica Mazza - sottoscritto il primo settembre 2021 e regolarmente registrato, prevede appunto come termine ultimo il 19 gennaio 2022 e l'impegno del gestore di riconsegnare l'azienda e l'immobile a quella data prelevate le sue cose personali”. “La società – aggiunge – già da tempo inoltre aveva comunicato la necessità degli interventi e ora non si può più aspettare”. I lavori partiranno nei prossimi giorni e verranno completati entro aprile, per non lasciare un vuoto in Repubblica quando cesserà l'attività del Palace Hotel. Sul tema dei dipendenti, spiega Mazza, la società non può intervenire direttamente ma auspica che i nuovi gestori possano tener conto del personale che ha lavorato in questi anni nella struttura qualora essi siano disponibili.

“Ho più volte confermato alla società la mia disponibilità a contribuire, in prima persona, agli investimenti ritenuti necessari” replica Andreani. “A causa di questa scelta – aggiunge - abbiamo dovuto dare tantissime disdette, non serve una ristrutturazione come intendono loro e mai avremmo ipotizzato ad una chiusura dell'hotel”.





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